(foto di Flickr)

La Costituzione secondo don Carlo Rusconi

Camillo Langone

“Ogni fondamento dell’autorità al di fuori di Dio, anche proveniente dal popolo, è oggettivamente una bestemmia”

Che l’anno prossimo possa trasferirmi a Rimini, o almeno passarci dei periodi. Per le piade della Lella, per le canocchie della Marianna, e per le omelie di don Carlo Rusconi. Grazie alla Jaca Book di via Vittoria Colonna, e all’amico riminese Moreno Babboni, ho in mano le trascrizioni dei sermoni rusconiani e vi ho trovato roba da far tremare i polsi e allarmare le procure: “Ogni fondamento dell’autorità al di fuori di Dio, anche proveniente dal popolo, è oggettivamente una bestemmia”. La Costituzione è dunque oggettivamente una bestemmia: e le leggi ordinarie? “Le leggi di questo mondo, il cui livello di intelligenza è più o meno pari a zero, se non sotto, perché non sta loro a cuore la verità dell’uomo…”. Don Carlo non ha fatto carriera né clericale né editoriale, leggendo le prediche si capisce il perché: “Quando noi obbediamo a questo mondo e alle leggi di questo mondo, in contraddizione spesso assai evidente con il nostro destino in Dio, vuol dire che abbiamo sostituito a Dio gli idoli di questo mondo”. Che io possa assistere alle messe celebrate da questo vecchio prete credente e sedizioso.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).