Maurizio Lupi e Angelino Alfano alla direzione del partito (foto LaPresse)

Alfano stoppa lo ius soli: "No regali alla Lega"

Redazione

Il ministro conferma che non sosterrà altre discussioni sulla legge. Critiche dal Pd: "Il tempo giusto per approvarla è questo, serve per favorire l'integrazione"

Si inseguono più i populisti se si vota lo ius soli o se non lo si vota? Se lo si fa subito o se lo si rinvia alla prossima legislatura? La chiusura che arriva dal partito di Angelino Alfano sul testo di legge in discussione al Senato – quello che sul diritto di cittadinanza per gli immigrati che nascono in Italia – e la successiva replica piccata di Pd e Mdp, riassumono perfettamente i due mondi opposti che si stanno dando battaglia sull'opportunità politica (e non solo) di approvare in tempi brevi lo ius soli.

 

Ap ribadisce il proprio No a qualsiasi discussione ulteriore in Parlamento, mentre il Pd rilancia e spinge per arrivare comunque a raccogliere i voti che gli darebbero la maggioranza dell'Aula. Un'ipotesi al momento poco concreta visto l'avvertimento che arriva da Ap: se chiamati a esprimere la fiducia, i ministri di Alfano voteranno No. È il messaggio che la direzione del partito, alleato di governo del Pd, invia a Gentiloni. Secondo Alfano, "una cosa giusta può diventare sbagliata in un tempo sbagliato. Finirebbe per essere un regalo alla Lega", un'obiezione già sollevata dal ministro degli Esteri nelle settimane scorse. E a cui ha fatto eco Maurizio Lupi (che da proprio oggi è stato nominato coordinatore nazionale di Ap): "Serve una legge, ma una buona legge. Ora sarebbe un errore avere altre forzature in Parlamento sullo ius soli. Per noi si tratta di una questione chiusa". L'ipotesi di ancorare il testo di legge a un voto di fiducia, ha spiegato Lupi, al momento non esiste, perché "il presidente Gentiloni, che ha dimostrato più volte responsabilità, sa che da qui a dicembre le priorità sono altre".

 

 

Ma la teoria del "tempo giusto" e di "quello sbagliato" per votare il testo di legge non piace al Pd, che ha criticato la chiusura di Alfano. "Non è vero che non è questo il momento propizio" per approvare lo ius soli, ha dichiarato il portavoce della segreteria del Pd, Matteo Richetti. "Il momento giusto è proprio questo perché – ha spiegato – lo ius soli è lo strumento per garantire integrazione e su questo noi non ci spostiamo di un millimetro. Lo votiamo con chi ci sta". Insomma il Partito democratico prova il muro contro muro, e si riallinea in questo modo alle posizioni di Mdp. "Inseguire la Lega sullo ius soli significa solo tirarle la volata. I diritti di 800mila persone contano molto di più delle parole di Alfano", ha twittato Roberto Speranza. Il dubbio è su quale dei due schieramenti stia davvero facendo il gioco dei populisti.

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