Beppe Sala (foto LaPresse)

"Sono certo della mia innocenza": Sala torna a fare il sindaco, Gentiloni approva

Redazione

Dopo cinque giorni di autosospensione, il sindaco di Milano è tornato a Palazzo Marino ricevendo la telefonata di approvazione del premier

Dopo cinque giorni di autosospensione, Beppe Sala torna al suo posto, “certo” della sua “innocenza verso un’accusa che non costituisce un condizionamento della mia attività”. Lo ha annunciato lo stesso sindaco di Milano in un lungo post su Facebook, ricordando che la decisione di giovedì scorso era nata in seguito alla notizia di un'indagine a suo carico della procura generale per falso materiale e ideologico in merito alla vicenda della “Piastra dei Servizi” di Expo, in pratica la base su cui sono stati costruiti i padiglioni e le infrastrutture dell'Esposizione universale.



Pochi minuti dopo la pubblicazione del post, già condiviso migliaia di volte, Beppe Sala è tornato a Palazzo Marino e ha ricevuto la telefonata del premier Paolo Gentiloni, che ha accolto con favore la decisione. Il sindaco ha voluto “ringraziare i circa 400 sindaci che hanno firmato l'appello di questi giorni: si tratta non solo di una dimostrazione di stima e di vicinanza nei miei confronti, ma anche di una lucida esposizione delle condizioni necessarie perché un amministratore possa svolgere bene il suo compito a favore dei cittadini”.

 

Sala, si legge nel post, non ha “alcun motivo di polemizzare con la magistratura, di cui rispetto il lavoro, tanto essenziale nel funzionamento di un sistema democratico. Né ho motivo di lamentarmi per le inchieste che riguardano Expo 2015: lo sforzo di trasparenza che è stato compiuto ha aiutato la credibilità internazionale dell'evento. So di aver agito sempre nell'unico interesse di portare Expo 2015 al successo”.

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