Foto di Kurdish culture via Twitter

"Zingare" ai semafori del Kurdistan

Adriano Sofri

La primavera arriverà il 21, il giorno del Newroz, il capodanno curdo, ma è già arrivata con le donzellette dei semafori e i loro mazzolini di narcisi profumati

Ai semafori di Suleymaniah donne e bambini siriani o arabi iracheni sfollati chiedono l’elemosina inventandosi piccoli commerci: i soliti, lavaggio di vetri, vendita di tovagliolini, accendini, semi, altre minuscole mercanzie non identificate. L’8 marzo aveva rivelato una inaspettata fornitura di rose rosse. Non c’è simpatia per questo accattonaggio organizzato, come da noi. Ci sono zuffe di ragazze, bambini più grandi che urtano o picchiano i più piccoli, donne interamente coperte di nero che alzano luttuosamente le braccia al cielo e hanno ai piedi una loro creatura. Però in questi giorni la merce più offerta è un mazzetto di narcisi selvatici, che qui crescono in gran numero e annunciano la primavera. Ufficialmente arriverà il 21, il giorno del Newroz, il capodanno curdo, ma è già arrivata con le donzellette dei semafori e i loro mazzolini di narcisi profumati. “Zingare!”, dicono gli automobilisti.

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