Napoli-Inter, Icardi (foto LaPresse)

Sul calcio ha ragione Claudio Cerasa

Maurizio Crippa

Quando noi siamo alla canna del gas, e dopo Napoli già si pensa che sarebbe ora di cacciare Pioli, lui invece ha l’altra chance

Ora che il referendum è andato, posso serenamente ammettere che il direttore del Foglio, il carissimo Claudio Cerasa, ha ragione. Sul calcio. Perché lui è di doppio passaporto, tifa Inter e Palermo. Così che quando noi monofideisti siamo alla canna del gas, e dopo Napoli già si pensa che sarebbe ora di cacciare Pioli, lui invece ha l’altra chance: guarda a Palermo, e tutto diventa meno nero e più rosa. Perché a Palermo c’è Maurizio Zamparini, uno che caccia allenatori come manco Massimo Moratti sapeva fare. E che soprattutto lo fa con parole che nemmeno un cinico cinese della nuova genìa di padroni userebbe mai: “E’ stato uno spettacolo penoso. Penosa la squadra e penoso l’allenatore”, ha detto. E via, ha cacciato il buon Roberto De Zerbi, colpevole della situazione, forse, non più di un qualsiasi Frank De Boer. Pronti via, arriva Eugenio Corini, che tanto bene ha fatto al Chievo, qualche stagione fa. Ma che soprattutto nell’Isola ha lasciato cuori innamorati, da giocatore, negli anni belli tra il 2003 e il 2007. E’ arrivato con tutto il suo staff , tanto per i viaggi di ritorno Zamparini non bada a spese. Però almeno è una bandiera. E non c’è bisogno di dirlo che, in giorni come questi, le bandiere sono l’unica cosa cui aggrapparsi. Per piangere.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"