Justice league

di Zach Snyder, con Gal Gadot, Ezra Miller, Jason Momoa, Ben Affleck, Amy Adams

Mariarosa Mancuso

Come spot per il lancio del futuro “Aquaman” – in uscita a dicembre 2018, diretto dal regista di horror James Wan – è un po’ esagerato ma funziona. L’attore di Honolulu Jason Momoa (il manzo che nella prima stagione del “Trono di spade” era Khal Drogo, sposo di Daenerys Targaryen) sta a questo film come la Wonder Woman di Gal Gadot stava a “Batman v Superman - Dawn of Justice”. Arriva e porta aria nuova nell’ormai stanco universo dei disadattati che salvano il mondo. Finalmente un supereroe che vale l’uscita di casa, reclutato in “Justice League” assieme al Flash di Ezra Miller: nel gioco delle parti, il giovanotto che ancora non si capacita di essere scelto per salvare il mondo assieme ai suoi idoli. Dopo il goffo e adolescenziale “Spider-Man: Homecoming”, gli sceneggiatori – pur bravi come Chris Terrio di “Argo” e Joss Whedon ex Avengers – si attengono al principio gag che vince si ripete”. Aquaman da Atlantide ha i muscoli, i tatuaggi, un cattivo carattere che non guasta tra gli eroi piacciono e presi di sé. Guardate Ben Affleck-Batman: si aggira per il set con la faccia di circostanza – come se lo avessero appena accusato di molestie. Terribile e serioso anche Jeremy Irons nei panni del maggiordomo di casa Wayne (non si potrebbe avere indietro Michael Caine?). Unica battuta, quando il giovanotto non ancora sgrezzato chiede all’uomo pipistrello “Ma tu che superpotere hai?”. Risposta: “Sono ricco”. Superman muore subito, ancora prima dei titoli di testa, gli fanno un bell’omaggio floreale con la S che ha sul petto, lo piangono la mamma adottiva e Lois Lane. Ohibò, e adesso chi salverà il mondo dal pericolo più minaccioso di tutti i pericoli già minacciosi che i nostri supereroi hanno affrontato, singoli o in assetto variabile, nei film precedenti? Tre scatole metalliche – dette scatole madri – che ogni tanto si infiammano, esplodono, fanno luce blu rivelando l’orrido e malefico Steppenwolf. Pare uscito da un ballo in maschera, tema “Il Signore degli Anelli”, non fa paura neanche se chiudiamo gli occhi e pensiamo al babau. La vera lotta è tra Dc Comics e gli Avengers della Marvel, si contano le prime vittime tra gli spettatori.

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