La locandina di "Vi presento Toni Erdmann"

POPCORN

Cinema tedesco alla ribalta prima che inizi la Berlinale

Mariarosa Mancuso

Il 23 febbraio esce in Italia "Vi presento Toni Erdmann" "Victoria" di Schipper ha invece ispirato Woody Harrelson per "Lost in Londo", il suo esperimento cinematografico in diretta

Cinema tedesco alla ribalta, prima che inizi la Berlinale (sarà il 9 febbraio, titolo di richiamo “Trainspotting 2”: a giudicare dalle recensioni qualcosa promette). Il 23 febbraio esce nelle sale italiane “Vi presento Toni Erdmann”, dirige la regista Maren Ade che si fece notare a Cannes. Un padre con la passione per i denti finti e gli scherzi pesanti si mette di traverso nella vita della figlia manager, mettendone allo scoperto la vena di follia. A Bucarest, dove nei dintorni del Palazzo di Ceauscecu ancora esiste il ceto medio (“lo trovo rassicurante” spiega la consorte di un russo in trasferta). Preghiera, se ancora siamo in tempo: cambiate il manifesto, quel brutto ammasso di pelliccia nera con capelli biondi si capisce solo dopo aver visto il film. 

 

 

Un altro tedesco – mai uscito in Italia, e ormai siamo abituati – ha ispirato Woody Harrelson per il suo esperimento cinematografico in diretta, lo scorso 19 gennaio. “Victoria” era il titolo scelto da Sebastian Schipper per un piano sequenza lungo 138 minuti tra le strade di Berlino. La macchina da presa rincorreva una ragazza che ballava in discoteca, si faceva corteggiare da un gruppo di giovanotti, saliva sui tetti, si ritrovava in un regolamento di conti con rapina in banca. 

 

 

Le prove di forza e il funambolismo cinematografico non sempre appassionano, “Victoria” era magnifico nella sua naturalezza. Finta, ovviamente, ma così funziona il cinema: sceneggiatura di ferro e prove su prove, verrebbe da dire “su strada”, aiutavano l’impresa che stuzzica molti registi - spesso per ideologia - e riesce a pochissimi.

 

Folgorato dal film “tutto in una notte”, e memore di una sua disavventura londinese di quindici anni fa (lite con un tassista, fuga notturna con il conducente e la polizia alle calcagna), Woody Harrelson ha debuttato nella regia con “Lost in London”. Alzando l’asticella per aumentare le difficoltà. Ha preteso che il film fosse trasmesso in streaming, mentre veniva girato, senza intervenire in post-produzione e senza la possibilità di correggere gli inciampi (anche in senso stretto: le location erano 14 nel raggio di due miglia, può succedere che qualcuno tra le trenta persone della troupe o le comparse reclutate abbia un’incertezza).

 

 

La ricostruzione della “peggior notte della mia vita” – parole di Woody Harrelson, riferite a quando fu arrestato dai poliziotti londinesi – non è andata malissimo. Trasmessa in qualche centinaio di cinema americani (più uno in Inghilterra) ha avuto recensioni più che benevole. Verrà editata e distribuita, e potremo godere anche noi il litigio, non si sa quanto improvvisato e quanto scritto nel copione, tra Woody Harrelson e Owen Wilson. Si accapigliano su Wes Anderson, in una scenata di gelosia. Urla l’attore di “True detective”: “Preferisci lui a me”.

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