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Gli eco-catastrofisti rischiano di restare senza lavoro

Mario Sechi

L’economia nel 2016 è cresciuta, l’efficienza degli impianti di produzione è aumentata, l’uso di gas naturale al posto del carbone si sta espandendo, nel sistema dell’economia globale sono in corso importanti cambiamenti strutturali

San Patrizio

 

Le emissioni di CO2 sono per il terzo anno consecutivo piatte. I dati sono stati pubblicati oggi dall’Agenzia internazionale per l’Energia, per la nutrita squadra dell’Armageddon ambientale sono un gong. Cosa sta succedendo? L’economia nel 2016 è cresciuta, l’efficienza degli impianti di produzione è aumentata, l’uso di gas naturale al posto del carbone si sta espandendo, nel sistema dell’economia globale sono in corso importanti cambiamenti strutturali. L’era dell’Antropocene non è esattamente il disastro inesorabile previsto dai sacerdoti del clima.

Il titolare di List vi scodella un paio di cose da sapere prima di andare a cena con gli amici green, li conoscete, sono quelli che vi fanno la predica sulla vostra utilitaria a benzina – la loro auto è ibrida e voi siete dei trogloditi – ma dimenticano il carburante che brucia il jet che li scarrozza in giro per il mondo (“oh, Sharm quest’anno è troppo cool”). Dopo la prima portata a tavola, fate partire il discorso, calmi come angioletti: ladies and gentleman, mentre voi sforchettate tra una mostra di astrattisti e un saggio impegnato sul commercio solidale, là fuori c’è la rivoluzione industriale:   

  • Le energie rinnovabili nel 2016 hanno soddisfatto il 50 per cento della domanda di elettricità mondiale;
  • La capacità nucleare mondiale è ai massimi livelli dal 1993;
  • La domanda di carbone è calata in tutto il mondo, negli Stati Uniti, motore dell’economia mondiale, nel 2016 è crollata dell’11 per cento;
  • Il gas naturale nei prossimi anni diventerà una delle principali fonti di energia degli Stati Uniti;
  • In Cina le emissioni di CO2 sono diminuite dell’1 per cento, gli impianti sono sempre più efficienti, la domanda di carbone è scesa e l’economia ha continuato a crescere a +6.7 per cento;
  • Due terzi dei consumi di elettricità della Cina sono frutto di energie rinnovabili;
  • In Europa la domanda di gas naturale è salita a +8 per cento e quella di carbone è scesa dell’10 per cento;

Mentre gli apparecchiati rumoreggiano, voi partite con il secondo stadio del missile. Che cosa è? Il capitale, market forces, trasformazione del modo di produzione, efficienza. Quando siete arrivati alla frutta (della cena e del dibattito) potete tranquillamente rompere i piatti con l’ultima sentenza da indigestione democratica: la forza primaria di questa rivoluzione in corso è la tecnologia e non la globalizzazione. Mentre il dolce va di traverso alla signora in diamanti e salvate le balene, tirate fuori dalla tasca della giacca Zero to One di Peter Thiel, alzatevi in piedi, andate a pagina 7 del libro e recitate: il progresso ha due forme, orizzontale e verticale. Il progresso orizzontale è la globalizzazione e si risolve nel trasferimento di tecnologia, processo One to Zero. Il progresso verticale è la realizzazione di cose nuove, qualcosa che nessuno prima aveva mai immaginato e prodotto, Zero to One. E’ quello che fa fare il salto. Tecnologia. All’arrivo del dolce c’è silenzio, segno che non hanno capito, ma qualcosa nella cristalleria politicamente corretta sta per andare in frantumi. Quello è il momento in cui partite lesti con l’esempio e il disegnino: prendere una macchina da scrivere e farne altre cento è progresso orizzontale, prendere una macchina da scrivere e realizzare un word processor è progresso verticale. Gran finale con le bollicine, il disegnino:

La cena è finita. Non vi inviteranno più, ma da domani quelli dell’auto ibrida quando schiacceranno il pulsante d’accensione cominceranno a ruminare pensosi e accigliati su quello che avete raccontato la sera prima: la rivoluzione industriale di ieri, oggi e domani. Buona clima a tutti.

  

Rex e la Corea del Nord. Il segretario di Stato Rex Tillerson ha avvisato lo svitato dell’Asia, Kim Jong-un: la pazienza è finita, la diplomazia finora non ha raggiunto alcun risultato, “l’opzione militare è sul tavolo”. Ci vediamo al prossimo test missilistico.

 

E’ sempre sirtaki finanziario. Si salva o non si salva? Chi? La Grecia. Il Fondo monetario internazionale non ha ancora deciso che fare con il programma di salvataggio di Atene, ma al Congresso i repubblicani stanno mettendo sotto pressione l’amministrazione Trump per tenere fuori il Fondo dalla partita greca. Cosa succederà? Atene ha bisogno di 7 miliardi, non li ha, e Angela Merkel senza un coinvolgimento del Fmi avrebbe serie difficoltà a spiegare al suo parlamento che la Grecia va salvata lo stesso. La situazione si sta incartando.

 

17 marzo. Nel 1901 i dipinti del pittore fiammingo Vincent Van Gogh vengono esposti per la prima volta in una galleria di Parigi. Le settantuno opere esposte svelano un immenso artista che nella sua vita era riuscito a vendere un solo quadro.

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