Grillo spiegato dal Guatemala: "If you elect a clown, expect a circus". Scrive il Codacons

Al direttore - In Sicilia ormai è un complotto per far vincere il centrodestra.

Giuseppe De Filippi

 

Ieri ho letto una dichiarazione di Luigi Di Maio niente male: “La Sicilia non è un test nazionale”. Intanto, allontanandoci dall’Isola, siamo a dieci giorni dalla presentazione delle candidature dei candidati premier del Movimento 5 stelle e le comiche sono ancora maggiori di quelle offerte in Sicilia. Regole per le candidature: non pervenute. Numero candidature: non pervenute. Come ha scritto l’Economist di questa settimana per raccontare le pazzie del presidente guatemalteco Jimmy Morales, “If you elect a clown, expect a circus”. La fortuna vuole che il circo del clown italiano sia ormai un dato di fatto senza che sia stato necessario aspettare di vedere il clown alle porte del governo.

 

Al direttore - Gentile Maurizio Milani, come Collegio di presidenza abbiano esaminato le azioni che lei ha intenzione di portare avanti in nome dell’associazione Codacons. Sulle stesse questa è la nostra opinione. Uno: azione contro il Foglio: non vale la pena avviarla, essendo un giornale bello ma letto da 4 gatti (purtroppo per la cultura italiana). Due: azione contro Valentino Rossi: arriva in ritardo, l’abbiamo già fatta. Tre: azione contro Mediaset per il Tenente Colombo: siamo d’accordo. Quattro: esposto contro chi pubblicizza sport estremi: è sacrosanto. Cinque: azione contro i treni Frecciarossa: questa siamo costretti a bocciarla, perché darebbe un ingiusto vantaggio ai treni concorrenti Italo. Sei: ottimo l’esposto per l’amaro poiché i prodotti alcolici determinano migliaia di decessi l’anno in Italia. Sette: per quanto riguarda l’accordo Usa-Europa, questo è sicuramente diretto a danneggiare l’economia italiana, quindi se non la pensa come noi meglio che stia zitto. Detto ciò, la ringraziamo per averci portato ancora una volta alla ribalta dei lettori dello stimato Foglio e la invitiamo – visto che dall’articolo traspare un suo privato interesse legato a presunte malefatte della Siae ai suoi danni, o almeno così sembra – a contattare la nostra Associazione Utenti del diritto di autore, la quale sta per varare assieme a Charlie Gnocchi una struttura fortissima di consulenza agli artisti, troppo spesso gabbati da contratti capestro e annullabili. Di questo, se vuole, può venire a parlare con me nella nuova sede di Milano dedicata proprio ai professionisti e alle aziende. Quanto alla denuncia contro Corto Maltese essa, come quella contro Tex Willer a suo tempo, ci ha dato una platea di oltre 6 milioni di italiani tra giornali, tv e radio, grazie ai mass media che ne hanno parlato permettendo così che il messaggio del Codacons sulla pericolosità del fumo arrivasse a tutti. E questo era esattamente ciò che volevamo – noi che a differenza sua non abbiamo un giornale su cui scrivere – per cui siamo completamente soddisfatti.

Presidente Codacons, avv. Carlo Rienzi (Il Rompiscatole)

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