La chiesa è donna

Umberto Silva

Saranno le gentili signore, con i loro sorrisi e la loro chiamata, a salvare il messaggio cristiano

Preti pedofili ma forse no, ladri o incapaci ma chi lo sa, il Papa accasciato, questo sì, in cerca di salvezza, quella di una chiesa che barcolla sotto i colpi dei nemici, che magari sono più amici di altri, vallo a capire. Una scena densa di presente e futuro, di peccato, qualcosa che ci allontana dallo schifo piatto della politica, avvicinandoci a Dio e a Satana, il duo più fantastico di ogni epoca e pianeta e stella e universo tutto. I presuntuosi senza peccato fanno orrore, persino Dio peccò, e tanto, nel Suo infinito soggiorno nel Nulla Eterno, nella Sua esistenza che stentava ad esserci, finché ebbe il coraggio di nascere e ne combinò di tutti i colori. La chiesa vive nel peccato? Colpevole? Ma sì, ma sì, Dio ha dato l’esempio, occorre andare oltre, proporre qualcosa di nuovo, di grandiosamente peccaminoso. Bisogna tuttavia riconoscere che nonostante l’attuale batosta, la chiesa si è sempre comportata in modo magistrale, cinque secoli lo testimoniano, secoli di furibonda grandezza.

 

Nonostante tutto vivacchiamo, si dice, ma non c’è più lo charme di un tempo, quando il principe Alessandro Ruspoli serviva il Papa con un fantastico occhio cieco. Le vocazioni diminuiscono, puntano addirittura a sparire, ma, forse, se ci si mette del nuovo pepe, il cattolicesimo può risorgere, e alla grande. L’eroismo dei cristiani nei paesi musulmani è sublime, ma non si può puntare tutto sulla morte dei martiri, anche perché non risorgono dalle nostre parti ma solo nell’aldilà. E l’insegnamento sublime che ci rilasciano non entusiasma più le nostre zucche abbacinate dal Calcioeterno. Di questo passo diventa un cattolicesimo estinto, meravigliosamente estinto, si fa ricordare nei secoli ma è pur sempre estinto. Si dirà: niente è più sacro e incredibilmente vero in saecula saeculorum del Nuovo Testamento. Verissimo, l’incredibile forza di Cristo sostiene il mondo, quello cristiano in particolare, nessuno come Lui ha mai detto cose tutte vere, nonostante tutte le porcate fatte da tanti la grandezza di Cristo è inoppugnabile. Eppure non basta, non basta più niente in questo mondo governato da Trump e Kim Jong-un, due potenze infere di potente lignaggio.

 

Detto questo, punterei sulle donne. Fino a ora sono pur sempre loro a tenere in piedi la baracca, loro a popolare tutt’oggi il deserto delle chiese. Ma c’è un ma. Tra i banchi delle chiese si vedono per lo più le cosiddette vecchiette o dei veloci segni della croce di turistica fattura. Manca la ragazza fiammeggiante che dal pulpito scuota la fede. Occorrono le donne che salvano, spronano, strizzano l’occhio. Le donne che non si accontentano di andare a sentire un vecchio prete claudicante, e nemmeno uno giovane, che comunque è sempre più raro e fa una certa strana impressione. Vogliono guardarti loro dall’altare, le donne, guardare te giovanotto e bell’uomo, vogliono parlare con te: se un tempo i bei vescovi, i Fabrizio del Dongo, facevano piangere di desiderio le donne, ora tocca a loro fare piangere noi, insultandoci e amandoci al contempo, mostrandoci l’inferno paradisiaco che ci attende là nella buia e fiammante sacrestia Post Missam, e allontanandolo da Satana con la loro grazia superiore. E lasciate che i gay vengano a noi, in chiesa, e dicano quel che hanno da dire, e che meraviglia tutto quel bel casino di parole audaci, e allora sì che in tal bordello il Papa è Papa, irrefutabilmente, e Cristo si riprende la sua gloria, ottusa dagli antipatici bestioni; e così Dio può smettere di annoiarsi. Le donne sull’altare? M’immagino i loro deliziosi sorrisi, e anche le smorfie e cattiverie di secoli da smaltire, e torneranno anche gli uomini, ah se torneranno quei pigri bastardi, tra i quali mi annovero. Pensate, uomini dell’occidente e dell’oriente, cos’era la chiesa quando eravate tutti dentro con i vostri spadoni, e oggi potete tornare ancora dentro grazie alle donne, al loro implacabile invito.

 

Solo così le chiese possono riempirsi e le donne fiorire di gloria, altro che mostrare i seni a Vasco Rossi. Sia lodato Cristo che salvando la Maddalena tradì se stesso e tutti! È ora, ora che si deponga il terrore e ci s’inoltri nel mistero, che va ben oltre quello consacrato: che accade davvero quando davvero un uomo e una donna s’incontrano davvero? Ogni cosa può accadere, tenendo conto che ci siamo un po’ tutti rotti i coglioni di menare il can per l’aia.

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