Cesare Battisti

Cesare Battisti è stato arrestato mentre cercava di entrare in Bolivia

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Vanguardia, Sueddeutsche Zeitung, Bloomberg, Les Echos

Marco Minniti, l’uomo d’acciaio

 

Berlino, 5 ott - (Agenzia Nova) - La "Sueddeutsche Zeitung" traccia un profilo del ministro dell'Interno italiano Marco Minniti, figura centrale nella gestione del flusso di migranti che attraversa il Mar Mediterraneo verso l'Italia. Fino al 12 dicembre del 2016 il politico italiano era segretario di Stato e responsabile del coordinamento dei Servizi italiani, e in quanto tale non era una figura molto nota all'opinione pubblica. Negli ultimi anni è stato spesso in Nord Africa e Medio Oriente, ed è questo bagaglio di esperienze, scrive il quotidiano tedesco, che gli ha consentito di arginare efficacemente i flussi migratori, pur tra le polemiche per i presunti accordi con le milizie libiche. Il governo italiano avrebbe promesso ai libici di aiutarli ad aprire nuove aree di business se dovessero abbandonare la loro attività di contrabbando di esseri umani. Tale traffico era una delle attività più profittevoli in Libia dopo la caduta del regime di Muammar al Gheddafi, e di questo, secondo il Ministro, la colpa è della comunità internazionale. A febbraio Minniti è tornato a Tripoli per firmare una dichiarazione d’intenti con il primo ministro Fayez al Serraj, che ha impegnato l'Italia ad addestrare la Guardia costiera libica. Due mesi dopo, i primi equipaggi erano già pronti per l’azione, e da allora, la guardia costiera libica ha intercettato 16.500 migranti. “Questo non è un numero banale”, sottolinea Minniti, che ha incontrato diverse volte i sindaci delle città costiere libiche e ha invitato a Roma i capi tribù del Sahara. “Per la chiusura della rotta balcanica, l’Europa ha speso un sacco di soldi”, sottolinea il Ministro. “Ora dovrebbe spenderne altrettanti per la Libia e per l’Africa”. Il calo degli sbarchi è del 35 per cento rispetto allo scorso anno, anche grazie agli accordi che l’Europa ha stretto con il Ciad e il Niger. Nel frattempo, le grandi organizzazioni internazionali di aiuti per i rifugiati, come l’Unhcr, hanno iniziato il loro lavoro in Libia. Non tutti sono concordi nel lodare il Ministro, soprattutto a Sinistra, dove gli si rimprovera di lasciare i profughi in balia delle violazioni dei diritti umani in Libia; a Destra, invece, il ministro ha ricevuto un plauso per il suo efficace attivismo. Circa una sua eventuale candidatura a primo ministro dice: “Penso che sia una previsione del tutto irrealistica”.

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Italia: le ripercussioni della tensione catalana

 

Madrid, 5 ott - (Agenzia Nova) - La crisi catalana, seguita al referendum indipendentista di domenica 1° ottobre, ha causato danni collaterali all’Italia. L’analisi esasperata del referendum e delle sue possibili ripercussioni ha generato tensioni tra le varie parti politiche italiane, soprattutto al centro, aumentando ulteriormente le difficoltà nel presentare un fronte unito per le elezioni del 2018. Lo scrive il quotidiano spagnolo edito a Barcellona “La Vanguardia” in un articolo di analisi sulle ripercussioni della situazione spagnola nella politica italiana, prendendo in considerazione soprattutto i referendum consultivi indetti per il 22 ottobre in Veneto e Lombardia sull’estensione dello statuto di autonomia alle due regioni del Nord Italia.

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Brasile: Cesare Battisti arrestato mentre cercava di entrare in Bolivia

 

Madrid, 5 ott - (Agenzia Nova) - La polizia brasiliana ha arrestato il cittadino italiano Cesare Battisti, accusato di terrorismo nel suo paese e per questo rifugiatosi in Brasile, mentre cercava di entrare in Bolivia. Battisti, stando a quanto riferito oggi dal quotidiano spagnolo “La Vanguardia”, è stato trasferito in una stazione di polizia della Polizia Federale a Corumba, nello stato di Mato Grosso, ed è accusato di aver recato con sé denaro contante pari a circa 10 mila rais (3.175 dollari) senza dichiararlo. L’italiano 62 enne era stato membro dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac) e delle Brigate Rosse. Le autorità italiane ne avevano già chiesto l’estradizione nel 2007, quando era stato arrestato a Rio de Janeiro durante un’operazione congiunta della Polizia brasiliana, italiana e francese. La Corte suprema brasiliana aveva autorizzato l’estradizione nel 2009 con una sentenza non vincolante, respinta nel 2010 da Luiz Inacio Lula da Silva nel suo ultimo giorno di mandato. Battisti teme che l’attuale presidente del Brasile, Michel Temer, avversario politico di Lula da Silva, possa cedere alle pressioni del governo italiano e procedere con l’estradizione. 

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Giugliano ("Bloomberg"): le aziende italiane hanno imparato a fare a meno della lira

 

New York, 5 ott - (Agenzia Nova) - L'Italia ha abituato alle cattive notizie economiche al punto che pochi si sono accorti della sua ripresa economica, scrive l'opinionista economico Ferdinando Giugliano su "Bloomberg". Il governo italiano ha recentemente rivisto al rialzo la previsione di crescita del Pil per il 2015 all'1,5 per cento; il principale motore della crescita - sottolinea Giugliano - sono le esportazioni, che secondo il Tesoro cresceranno del 4,8 per cento rispetto allo scorso anno. Le esportazioni, sottolinea l'autore dell'editoriale, consentono all'Italia di incassare denaro dall'estero, e tale dinamica aiuta anche i consumi. La bilancia commerciale italiana dovrebbe esibire quest'anno un attivo pari al 2,4 per cento del pil, contro il deficit del 3 per cento registrato nel 2011. Gran parte di questo notevole rimbalzo, ammette l'opinionista, è frutto della ripresa dell'economia e del commercio globale, ma "sta anche accadendo qualcos'altro: le aziende italiane stanno imparando ad essere competitive entro i limiti di un tasso di cambio fisso". Un nuovo studio della Banca d'Italia fotografa un crollo della quota italiana del commercio globale nella prima decade seguita all'introduzione del cambio fisso, nel 1998; oggi, però, tale quota si è stabilizzata; Nell'arco dell'ultimo ventennio l'export italiano ha sofferto l'effetto combinato dei vincoli della moneta unica e della competizione dei mercati emergenti a basso reddito come la Cina; i prezzi domestici, nel frattempo, sono cresciuti a ritmi maggiori rispetto alla media dell'eurozona; e le piccole e medie imprese, nerbo dell'economia italiana, hanno faticato particolarmente ad adattarsi al nuovo ambiente. dal 2011 in poi, però - scrive Giuliano - l'Italia ha invertito la tendenza; la sua economia ha intrapreso un processo di specializzazione in settori come la farmaceutica, che non soffre della competizione cinese, e quello alimentare, dove l'Italia può fare affidamento sulla propria reputazione e sui suoi marchi di pregio, a prescindere dal prezzo. L'autore dell'editoriale cita alcuni esempi, come quello dell'azienda produttrice di calzature sportive Diadora, uscita dalla crisi grazie al riposizionamento nell'alta gamma del mercato. Per fare ancora meglio, conclude Giuliano, le aziende italiane avrebbero bisogno di maggiori investimenti per aumentare la produttività, e su questo fronte gli incentivi fiscali introdotti dal governo possono soltanto fino a un certo punto: il paese ha bisogno di sforzi senza precedenti per migliorare la qualità delle sue istituzioni e la competitività del mercato del lavoro e finanziario. 

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Ritratto di Marco Tronchetti Provera

 

Parigi, 5 ott - (Agenzia Nova) - ”Les Echos” dedica un breve ritratto a Marco Tronchetti Provera, direttore generale del gruppo Pirelli. Il manager 69enne, che ha annunciato di voler restare alla guida del costruttore di pneumatici fino al 2020, si è formato all’università della Bocconi, prima di prendere la guida del gruppo italiano nel 1992. Les Echos sottolinea come sia stato fondamentale per la sua carriera il matrimonio con la figlia di Leopoldo Pirelli, ex presidente del gruppo.

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