L'Europa riluttante sulla crisi migratoria italiana

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Figaro, Les Echos, Faz, Times, Monde

L'Europa all'Italia, i migranti sono un vostro problema

 

Londra, 7 lug - (Agenzia Nova) - L'Unione Europea, riferisce il quotidiano britannico "The Times", ha respinto la richiesta dell'Italia di un maggiore aiuto nell'emergenza migrazioni: il governo italiano ha chiesto che altri Stati aprano i loro porti alle navi da soccorso che trasportano migranti; la risposta della Germania, della Francia, della Spagna e dei Paesi Bassi è stata negativa. L'Ue ha appoggiato, invece, un piano per incrementare i finanziamenti alla Libia, principale punto di partenza del Mediterraneo. Amnesty International, riporta "The Independent", ha criticato le operazioni europee contro gli scafisti: la distruzione delle navi più sicure fa sì che il trasporto dei migranti avvenga in condizioni più rischiose; il 2017, prevede l'organizzazione, sarà un anno record per i decessi sulla rotta migratoria mediterranea.

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Crisi migratoria, i paesi europei cercano di aiutare l’Italia senza impegnarsi

 

Parigi, 7 lug - (Agenzia Nova) - Le richieste dell'Italia ai partner europei in materia di crisi migratoria non saranno soddisfatte: lo ammette francamente il quotidiano francese "Le Monde" in un articolo firmato a due mani dai suoi corrispondenti a Roma, Jérôme Gautheret, e a Bruxelles, Jean-Pierre Stroobants, in cui si dà conto dei risultati sia del vertice dei ministri dell'Interno dell'Unione Europea tenutosi ieri giovedì 6 luglio a Tallin, in Estonia, che della conferenza ministeriale dei paesi di transito confinanti con la Libia organizzata sempre ieri a Roma da Italia e Francia. Alle sue richieste, al contempo simboliche e assai concrete, l'Italia ha ottenuto dai partner europei solo dichiarazioni di principio e di solidarietà: il "Monde" cita così le dichiarazioni fatte a Tallin, dal ministro della Giustizia estone Andres Anvelt e dal commissario Ue alle Migrazioni Dimitris Avramopoulos, e la vaga promessa fatta a Roma dal ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian. Nell'ordine del giorno del vertice di Tallin non è stata neppure discussa la proposta italiana di far sbarcare nei porti di altri paesi europei alcune delle navi delle organizzazioni non-governative (Ong) che raccolgono davanti alle coste della Libia i migranti in rotta verso l'Italia. Stessa sorte per il "codice di condotta" delle ONG che era stato evocato ala vigilia in un vertice tripartito a Parigi dei ministri di Francia, Italia e Germania. All'Italia non resta che il modesto incremento dell'impegno in materia di "rilocalizzazione" dei richiedenti asilo in Francia e in Germania e l'aumento degli aiuti finanziari da parte di Bruxelles. Oltre all'annuncio fatto dalla Commissione europea che un "centro di coordinamento" potrebbe essere creato a Tripoli per supervisionare i soccorsi in mare nel Mediterraneo meridionale dalla Spagna alla Grecia; ma non prima del 2018 e sempre che, scrive il "Monde", nel frattempo si sia stabilizzato e consolidato il governo in Libia.

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Italia, il Fondo strategico per alimentare il "made in Italy"

 

Parigi, 7 lug - (Agenzia Nova) - La Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) è più che mai il braccio armato della politica economica del governo italiano, che vuole rafforzare la crescita italiana attraverso le esportazioni: lo scrive sul quotidiano francese "Les Echos" il corrispondente da Roma Olivier Tosseri in un articolo dedicato al lancio del Mid Market Growth Equity Fund, l'ultima incarnazione del Fondo strategico italiano (Fsi) che sei anni fa la Cdp aveva appunto istituito per concentrarvi le proprie partecipazioni nelle aziende di interesse nazionale. Il Mid Market Growth Equity Fund sarà diretto dall'attuale amministratore del Fsi, Maurizio Tamagnini, che ne ha presentato la missione come "un ponte tra le eccellenze italiane e gli investitori a lungo termine, tra cui ci saranno diversi fondi sovrani, per fornire alle imprese il carburante finanziario necessario alla loro crescita": in pratica, spiega il giornale francese, si focalizzerà sulle aziende del "made in Italy" favorendone il consolidamento sui mercati internazionali. L'azionista di maggioranza sarà ovviamente la Cdp, che ne manterrà il 25 per cento del capitale: ma il nuovo fondo punta a raddoppiare rapidamente la sua dotazione di un miliardo di euro coinvolgendo fondi sovrani del Medio Oriente, come quelli del Kuwait e del Qatar, ma pure dell'Asia centrale e dell'Estremo Oriente, nonché alcune banche centrali europee e grandi gruppi assicurativi; in prospettiva si pensa anche di riuscire a suscitare l'interesse dei fondi pensionistici italiani ed internazionali. Il Mid Market Growth Equity Fund secondo il giornalista francese è stato lanciato specificatamente per difendere l'italianità dopo l'ondata di acquisti, soprattutto da parte di grandi gruppi francesi, di aziende prestigiose come Bulgari o Parmalat: l'obbiettivo è di aiutare le imprese familiari italiane a crescere, preparare la successione e sbarcare in Borsa. Insomma, scrive "Les Echos", il nuovo fondo vuole trasformare i campioni del "made in Italy" da possibili prede dei capitali internazionali a predatori sui mercati mondiali. 

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Banche italiane: per Padoan non ci sono altri focolai di crisi

 

Parigi, 7 lug - (Agenzia Nova) - Non ci sono "altri focolai di crisi" tra le banche della Penisola: lo ha affermato ieri giovedì 6 luglio il ministro italiano delle Finanze, Pier Carlo Padoan, sottolineando tuttavia che ci vorrà del tempo prima che il sistem bacario ritrovi la "sua piena salute". In un'intervista radiofonica Padoan ha detto che "ci stiamo allontanando rapidamente dalla fase più acuta della crisi e la fiducia sta tornando".

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Italia: una multa da un milione di euro per Vueling

 

Parigi, 7 lug - (Agenzia Nova) - L'autorità italiana per la concorrenza ha inflitto una multa da un milione di euro alla compagnia aerea Vueling per pratiche commerciali scorrette: secondo l'autorità, Vueling ha ingannato i clienti sulla gratuità del check-in online. Vueling si è visto rimproverare anche la mancanza di chiarezza sugli sconti di cui ha fatto promozione e gli ostacoli frapposti ai reclami dei consumatori: sotto accusa in particolare le ciamate ad un numero di telefono che possono arrivare a costare fino a 15 euro a chiamata. 

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