Roma e il suo eterno cantiere archeologico

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Financial Times, Abc, Monde, Bloomberg

Cala la disoccupazione, cresce l'attività manifatturiera, sale lo spread

 

Londra, 4 apr - (Agenzia Nova) - Nell'ultimo anno, riferisce il "Financial Times", oltre un milione di persone nell'area dell'euro ha trovato lavoro: il tasso di disoccupazione è sceso da gennaio a febbraio dal 9,6 al 9,5 per cento, il livello più basso dal 2009; quello italiano dall'11,8 all'11,5 per cento, il più basso da agosto. L'Italia ha registrato la miglior performance da sei anni nell'attività manifatturiera: l'indice Markit Ihs dei direttori d'acquisto è salito a marzo da 55,4 a 56,2. Tuttavia, a causa del rischio politico, è salito anche il rendimento dei titoli di Stato, insieme allo spread: il differenziale tra i buoni del Tesoro decennali e i corrispondenti Bund tedeschi ha superato i 200 punti base, il livello più alto da tre anni.

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Sempre più italiani rinunciano a cercare un lavoro

  

New York, 4 apr - (Agenzia Nova) - Il tasso di partecipazione degli italiani alla forza lavoro è calato a febbraio ai minimi da luglio 2015. Il tasso di disoccupazione a febbraio è calato all'11,5 per cento rispetto all'11,8 per cento di gennaio: un dato apparentemente positivo, ma che fotografa in realtà la rinuncia di altre 83 mila persone a cercare un impiego. Nei prossimi mesi, sottolinea "Bloomberg", il tasso di occupazione italiano potrebbe essere ulteriormente danneggiato dalla scadenza dei contributi alle nuove assunzioni varati nel 2015 dal governo dell'ex premier Matteo Renzi.

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Israele firma un accordo con Cipro, Grecia e Italia per esportare gas

 

Londra, 4 apr - (Agenzia Nova) - Israele, riferisce il "Financial Times", ha firmato un accordo preliminare con Cipro, Grecia e Italia per esportare gas naturale in Europa attraverso il Mar Mediterraneo. Il progetto, del costo stimato in sei-sette miliardi di dollari, prevede la costruzione del gasdotto sottomarino più lungo del mondo, 2.200 chilometri, e in acque più profonde, fino a tremila metri. Il ministro israeliano dell'Energia, Yuval Steinitz, ha assicurato che l'opera è tecnicamente e finanziariamente fattibile e che potrebbe essere completata entro il 2025.

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Roma, un eterno cantiere archeologico

 

Parigi, 4 apr - (Agenzia Nova) - Il quotidiano francese "Le Monde" pubblica un reportage del suo corrispondente da Roma Jérôme Gautheret sulle difficoltà di coniugare nella capitale italiana le necessità della vita moderna all'esigenza di salvaguardare il patrimonio storico-archeologico: i principali esempi di tali difficoltà che l'articolo cita sono la linea "C" della metropolitana e la gestione dei monumenti di epoca romana situati nel centro cittadino.

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Troppo turismo nei centri storici, l'Italia pensa a come intervenire

 

Madrid, 4 apr - (Agenzia Nova) - L'Italia pensa a regolare i flussi turistici per tutelare i centri storici. L'idea è del ministro della Cultura Dario Franceschini ed è presentata in un articolo del quotidiano spagnolo "Abc". Il pezzo riporta i dati delle congestioni che colpiscono i centri di attrazione più noti - Venezia, la fontana di Trevi a Roma, Ponte vecchio a Firenze - e le strategie avanzate dal governo, impegnato in un "ambizioso piano" che punta a "ripensare il modello di promozione turistico-culturale del paese.

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Panorama internazionale

 


  

Germania, il governo federale boccia la proposta di una legge sul culto islamico

  

Berlino, 4 apr - (Agenzia Nova) - Il Governo federale tedesco non intende varare alcuna legge sull’Islam. Lo ha riferito lunedì il portavoce del governo, Steffen Seibert, commentando il dibattito in corso tra gli schieramenti politici e all'interno della maggioranza parlamentare. Seibert ha sottolineato l’importanza della libertà di culto, definendola “una della libertà centrali della Costituzione tedesca". Il governo, ha aggiunto il portavoce, "ha interesse ad una buona convivenza con i musulmani”. Alcuni esponenti della Cdu, il partito del cancelliere Angela Merkel, avevano avanzato nei giorni scorsi la proposta di una legge ad hoc sul’Islam, che regolasse tra le altre cose l'attività delle moschee e l'accesso dei predicatori musulmani alle carceri e ad altre strutture pubbliche, e di un registro pubblico delle moschee tedesche. Tanto i Verdi quanto l’Spd, però, avevano contestato la proposta, opponendole la stessa linea adottata ieri dal governo. Il Verde Omid Nouripour, ad esempio, aveva affermato che la Costituzione tedesca norma già in maniera adeguata il diritto di culto ed i suoi limiti. Alcune critiche al riguardo erano state espresse anche da esponenti della maggioranza. L’ex segretario generale della Cdu, Ruprecht Polenz, sabato ha definito la proposta "un’idea populista”. In Germania vivono sono quattro milioni di musulmani, e sorgono 2.500 moschee, talvolta beneficiarie di opachi finanziamenti da parte di soggetti esteri.

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Le elezioni presidenziali francesi preoccupano Bruxelles

 

Parigi, 4 apr - (Agenzia Nova) - Nessuna delle istituzioni dell'Unione Europea ha un "piano B" nel caso che a vincere le elezioni presidenziali in Francia sia Marine Le Pen; almeno ufficialmente: lo scrive il quotidiano progressista "Le Monde", in un articolo in cui i giornalisti Jean-Pierre Stroobants e Cécile Ducourtieux dell'ufficio di corrispondenza da Bruxelles analizzano l'atteggiamento dei partner europei della Francia di fronte alla sorprendete campagna elettorale in corso. Un atteggiamento che è improntato ad una estrema prudenza, anche alla luce delle recenti "lezioni" impartite dalla vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti e dal voto per la Brexit nel Regno Unito: nessuno vuole neppure prendere in considerazione lo scenario catastrofico di un'eventuale vittoria della leader del Fron national (Fn). Alla Commissione europea, le domande sull'argomento vengono evitate e bollate come "poco costruttive"; ed è quasi certo che il presidente Jean-Claude Juncker eviterà qualsiasi intervento nella campagna elettorale francese: "E' abbastanza complicata già adesso", dicono nel suo entourage. Ma ciò non significa che l'Ue non cercherà in qualche modo di esercitare la propria influenza: simbolicamente, il vertice in cui i governi dei 27 dovranno mettere a punto una posizione comune nelle trattative per l'uscita della Gran Bretagna è stato fissato il 29 aprile, esattamente tra il primo ed il secondo turno delle presidenziali francesi. La vittoria della Le Pen è considerata improbabile, ma non è più "impensabile" e a Bruxelles è presente nei retropensieri di tutti: e il fatto che in Europa molti elettori siano sensibili alle sirene dei movimenti populisti non può essere negletto. E' un messaggio che sembra esser stato compreso dalla Commissione europea che oggi martedì 4 aprile organizza un dibattito su due materie.chiave: la dimensione sociale del progetto europeo e l’approfondimento dell’unione economica e monetaria; un'occasione per Juncker di insistere sulle "buone soluzioni" che l’Europa rinnovata potrebbe adottare in materi di occupazione, energia ed economia digitale. La convinzione generale insomma è che "se l’Ue continuerà ad essere identificata solo con le cosiddette elite cosmopolite, finirà per perdre la sua battaglia".

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Francia, presidenziali: i candidati "minori" all'assalto dei "pesi massimi"

 

Parigi, 4 apr - (Agenzia Nova) - Per la prima volta nella storia delle presidenziali francesi, tutti i candidati saranno ospitati al grande dibattito pre-elettorale televisivo che si terrà stasera martedì 4 aprile sugli schermi delle reti BfmTv e CNews: la novità, scrive il quotidiano "Le Figaro", è tale da inquietare i cinque candidati principali che hanno partecipato al primo dibattito tv tenutosi il 20 marzo scorso. Allora la leader del Front national (Fn) di estrema destra Marine Le Pen, il candidato "indipendente" di estrema sinistra Emmanuel Macron, quello del centro-destra Francois Fillon, il leader dell'estrema sinistra Jean-Luc Mélenchon ed il candidato ufficialed del Partito socialista (Ps) Benoit Hamon, ebbero 45 minuti a testa per esporre i propri programmi e dire la loro sull'attualità politica; stavolta invece ciascuno degli 11 candidati ammessi al primo turno delle elezioni presidenziali del 23 aprile prossimo avrà a disposizione solo 15 minuti: e per i candidati "minori" sarà una preziosa occasione per farsi conoscere dal grande pubblico. Si tratta di personalità anche assai originali, che si presentano alla festa di partitini e gruppuscoli o addirittura di movimenti "personali": si va dai due esponenti della sinistra più estrema, Natalie Artaud (Lotta operaia) e Philippe Poutou (Nuovo partito anticapitalista) al centrista Jean Lassalle che si presenta come il difensore delle popolazioni rurali delle zone più remote del paese. Gli altri tre candidati sono tutti euroscettici e sovranisti: François Asselineau, che di professione è ispettore generale delle Finanze ed ha fondato un piccolo partito, l'Unione popolare repubblicana (Upr); Jacques Cheminade, che si presenta per la terza volta dopo il 1995 ed il 2012 con idee talvolta bislacche come la costruzione di un "aero-treno mondiale" o la colonizzazione della Luna e di Marte. E poi c'è soprattutto Nicolas Dupont-Aignan, fondatore del movimento "Debout la France" ("Francia in piedi", ndr) che si definisce "l'unico candidato gollista" ed è il solo tra i "minori" a cui i sondaggi attribuiscono una percentuale meno che trascurabile di intenzioni di voto e che proprio per questo potrebbe danneggiare seriamente le chanche di Francois Fillon di superare il primo turno ed approdare al turno di ballottaggio del 9 maggio prossimo.

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Regno Unito: May cerca di sciogliere la tensione con l'Ue su Gibilterra

 

Londra, 4 apr - (Agenzia Nova) - Ancora in evidenza sulla stampa britannica la questione di Gibilterra. La premier del Regno Unito, Theresa May, ha cercato di sciogliere la tensione provocata dalle dichiarazioni dell'ex leader conservatore Michael Howard, secondo il quale il governo sarebbe pronto a difendere la Rocca con le armi, come nella guerra delle Falkland. Parlando dalla Giordania, la prima ministra ha riso dell'ipotesi di un conflitto con la Spagna e dichiarato: "La nostra posizione su Gibilterra non è cambiata, lavoreremo per ottenere il miglior accordo commerciale per il Regno Unito e il miglior accordo possibile per Gibilterra e lavoreremo insieme al governo di Gibilterra".

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Usa, dalla "Washington Post" nuove rivelazioni sui presunti contatti tra Trump e la Russia

 

Washington, 4 apr - (Agenzia Nova) - Gli Emirati Arabi Uniti avrebbero organizzato lo scorso gennaio un incontro segreto tra il fondatore della compagnia militare privata Blackwater (oggi Academi), Erik Prince, e "un russo vicino al presidente Vladimir Putin", nel tentativo di "creare un canale di comunicazione ufficioso tra Mosca e il presidente eletto Donald Trump". E' quanto afferma in esclusiva la "Washington Post", che cita come fonti anonimi funzionari "statunitensi, europei e arabi". L'incontro si sarebbe tenuto lo scorso 11 gennaio alle Seychelles, nell'Oceano Indiano. Anche se "l'agenda dell'incontro resta poco chiara", Gli Emirati avrebbero accettato di mediare l'incontro "per esplorare se la Russia potesse essere persuasa a ridimensionare le sue relazioni con l'Iran, con particolare riferimento al teatro Siriano". Un obiettivo che pare avere poco a che fare con le presunte intromissioni di Mosca nel "processo democratico" statunitense, ma che secondo la "Washington Post" implicherebbe "importanti concessioni a Mosca sul fronte delle sanzioni statunitensi". Come precisato dallo stesso quotidiano Usa, Prince non ha esercitato alcun ruolo formale o ufficioso nel contesto della campagna elettorale di Trump, ma "ne è stato un entusiasta sostenitore", ed ha contribuito alla sua campagna con una donazione da 250 mila dollari. Inoltre, "è legato a membri del circolo personale del presidente", a partire dal capo della strategia della Casa Bianca, Stephen K. Bannon; e sua sorella, Betsy De Vos, è stata nominata segretario dell'Istruzione dal presidente. Stando alle fonti usa citate dalla "Washington Post", l'incontro alle Seychelles è oggetto delle indagini dell'Fbi sulle presunte interferenze della Russia nelle elezioni presidenziali statunitensi dello scorso anno e i "presunti contatti tra collaboratori di Putin e Trump". "Non siamo a conoscenza di alcun incontro alle Seychelles, ed Erik Prince non ha ricoperto alcun ruolo nel processo di transizione presidenziale", ha commentato ieri il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer. Un portavoce di Prince ha definito l'intera questione "una completa montatura. L'incontro non ha avuto nulla a che fare con il presidente Trump. Mi chiedo per quale ragione la comunità d'intelligence, che si proclama sotto-finanziata, si dedichi alla sorveglianza di cittadini statunitensi anziché dare la caccia ai terroristi". Yousef Al Otaiba, ambasciatore degli Emirati Arabi a Washington, ha preferito non commentare le rivelazioni del quotidiano Usa, e lo stesso ha fatto l'Fbi, dai cui ranghi sono giunte le rivelazioni.

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