Così gli italiani si sono disamorati dell'Europa

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Times, Financial Times, Figaro, New York Times

L'Italia si sta disamorando dell'Europa

 

Londra, 22 mar - (Agenzia Nova) - Venticinque anni fa, osserva Tony Barber sul "Financial Times", l'Italia era in un mare di problemi, una situazione simile a quella attuale: il sistema dei partiti si stava disintegrando, il debito stava schiacciando l'economia, i cittadini erano sfiduciati. Oggi la posta in gioco è ancora più alta rispetto al 1992, e trovare le soluzioni potrebbe essere ancora più difficile perché è radicalmente diverso il contesto europeo e mediterraneo in cui il paese si trova. Allora l'integrazione europea sembrava alla maggior parte degli italiani la risposta; oggi sempre più politici mettono in dubbio i vantaggi dell'appartenenza all'area dell'euro e il 47 per cento dell'opinione pubblica considera la moneta unica "una cosa negativa".

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L'Italia auspica che il G7 di Taormina rigetti la "tentazione" del protezionismo

 

New York, 22 mar - (Agenzia Nova) - Il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, ha dichiarato ieri, a margine di un incontro con il suo omologo giapponese Abe Shinzo, che il summit del G7 in programma a Taormina invierà un messaggio risoluto contro le tendenze protezionistiche e in favore del libero commercio. L'Italia ospiterà il G7 il 26 e 27 maggio prossimi, e l'evento dovrebbe coincidere con la prima visita ufficiale in Europa del presidente Usa Donald Trump.

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L'Italia chiede al G7 di sfidare Trump sul commercio

 

Londra, 22 mar - (Agenzia Nova) - L'Italia, riferisce il "Financial Times", ha esortato i paesi del G7 a respingere il protezionismo nel vertice in programma a maggio in Sicilia, un probabile motivo di scontro con gli Stati Uniti di Donald Trump. Il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, ha detto che il Gruppo delle sette maggiori potenze economiche del mondo non dovrebbe essere ambiguo sul sostegno a un'economia globale aperta e che il tema dovrebbe essere la priorità del summit.

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Romano Prodi: "La Francia è assente dall'Unione Europea"

 

Parigi, 22 mar - (Agenzia Nova) - In vista del vertice straordinario dell'Unione Europea che sabato prossimo 25 marzo vedrà i capi di Stato e di governo dei 27 paesi membri riuniti in Campidoglio per celebrare il 60esimo anniversario del Trattato di Roma, il quotidiano francese "Le Figaro" ha intervistato l'ex presidente della Commissione europea Romano Prodi sulle sfida che deve affrontare l'Europa. Fra le altre cose dette dall'ex presidente del Consiglio italiano, il "Figaro" sceglie per il titolo dell'intervista un suo netto giudizio sul ruolo subordinato che il governo francese negli ultimi anni ha giocato a Bruxelles.

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Il ribelle Grillo "si trasforma in un autocrate"

 

Londra, 22 mar - (Agenzia Nova) - Beppe Grillo, riferisce il quotidiano britannico "The Times", è stato accusato di aver tradito i principi democratici del Movimento 5 stelle, di cui è fondatore. Il caso è nato dalla cancellazione del risultato delle primarie online per la scelta del candidato sindaco di Genova: dopo la sconfitta di Luca Pirondini, da lui appoggiato, da parte di Marika Cassimatis, Grillo ha vietato alla vincitrice l'uso del simbolo accusandola di sostenere dissidenti del partito. Il leader ha chiesto agli iscritti di fidarsi della sua scelta e ha esortato quelli che non sono d'accordo ad andarsene.

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Panorama internazionale

 


 

Germania, il governo non autorizza la vendita di armi alla Turchia

 

Berlino, 22 mar - (Agenzia Nova) - Il Governo federale tedesco ha negato l'autorizzazione alla vendita di sistemi d'arma alla Turchia. A riferirlo, in risposta a un’interpellanza parlamentare presentata dal deputato della Linke Jan van Aken, è stato il ministro dell'Economia tedesco. Brigitte Zypries. Il governo di Berlino ha avanzato dubbi in merito allo stato dei diritti umani in Turchia, ed espresso il timore che i sistemi d'arma possano essere impiegati dal governo di Ankara a fini di repressione interna. Tra il 2010 e il 2015 il governo ha negato permessi di esportazione d'armi in otto casi, e dal novembre del 2016 ce ne sono stati altri 11, riguardanti la vendita di pistole e componenti di diverso genere. Il rapporto tra Ankara e Berlino è tesissimo dopo il rifiuto opposto dalle autorità tedesche agli esponenti del governo turco intenzionati a tenere comizi in Germania, in vista del referendum costituzionale in programma in Turchia per il prossimo 18 aprile. A questi rifiuti il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha risposto accusando la Germania di "pratiche naziste". In Germania vivono circa 3,5 milioni di turchi; come per altri paesi europei, lo scontro sui comizi politico-elettorali celano uno scontro più profondo, che riguarda l'identità e il senso di appartenenza nazionale delle numerose "diaspore turche" nel Vecchio Continente.

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Germania, il proselitismo salafita punta alle donne

 

Berlino, 22 mar - (Agenzia Nova) - Il ministro dell'Interni del Nord Reno-Vestfalia, Ralf Jaeger (Spd), ha sottolineato che il 15 per cento dei 2.900 estremisti islamici reclutati dai salafiti in Germania sono donne. All’interno del salafismo le donne sono responsabili principalmente dell’insegnamento dei valori della famiglia e delle norme sociali. Fra le mansioni svolte, sembra che ci sia “il sostegno morale, ideologico e logistico”. L'Ufficio per la protezione della Costituzione presta grande attenzione alle dinamiche di reclutamento femminile del salafismo nel land del Reno-Vestfalia: proprio le donne, spiega la "Frankfurter Allgemeine Zeitung", si stanno trasformando in un veicolo privilegiato per l'indottrinamento dei giovani e la creazione di una sorta di "identità culturale” attraverso lezioni di Corano e diffusione ideologica. Le autorità esprimono preoccupazione anche per le riunioni private che avvengono parallelamente alle attività svolte nelle moschee e sui social media, scene tradizionali del proselitismo islamista. Dal 2012, su 910 salafiti tornati in Germania dalle aree di crisi mediorientali, ben 182 erano donne, cioè il 28 per cento. Dei 293 rimpatri effettuati, 16 (il 5,5 per cento) erano donne.

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Francia, Fillon accusato anche di "falso" e "truffa aggravata"

 

Parigi, 22 mar - (Agenzia Nova) - Si aggrava la posizione penale di Francois Fillon mentre si moltiplicano gli scandali che lo vedono coinvolto: secondo le rivelazioni del quotidiano progressista "Le Monde", il candidato del centro-destra alle elezioni presidenziali francesi di aprile-maggio ora sarebbe accusato anche dei reati di "falso" e di "truffa aggravata" nell'inchiesta penale aperta dalla Procura nazionale anti-frodi (Pnf) per l'impiego fittizio di sua moglie Penelope per anni è stata stipendiata dall'Assemblea Nazionale come assistente parlamentare del marito; uno scandalo per il quale la coppia era già inquisita per il reato di "abuso di fondi pubblici". Secondo le nuove rivelazioni, infatti, i coniugi Fillon avrebbero fabbricato una falsa documentazione per dimostrare che l'impiego di Penelope Fillon non fosse affatto fittizio e giustificare così i lauti compensi ricevuti dall'amministrazione del Parlamento francese. I nuovi reati per i quali viene inquisito il candidato del centro-destra si aggiungono all'ulteriore scandalo scoppiato negli scorsi giorni intorno ai "buoni uffici" svolti da Fillon a favore dell'uomo d'affari libanese Fouad Makhzoumi per metterlo in contatto con il presidente russo Vladimir Putin e con il presidente della compagnia petrolifera francese Total, che all'epoca dei fatti era Patrick Pouyanné.

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Regno Unito: i leader dell'Irlanda del Nord lottano con l'eredità di McGuinness

 

Londra, 22 mar - (Agenzia Nova) - In evidenza sulla stampa britannica la morte di Martin McGuinness, il più importante leader politico dell'Irlanda del Nord degli ultimi vent'anni, ex comandante dell'Ira, l'Irish Republican Army, ed ex vice primo ministro della nazione costitutiva del Regno Unito. Numerosi i commenti. Per Vincent Boland del "Financial Times", la sua scomparsa lascia un vuoto nella politica nordirlandese, minando l'accordo tra lo Sinn Fein, cui apparteneva, e il Partito unionista democratico (Dup) per la condivisione del potere. Anche Jonathan Powell su "The Guardian" evidenzia il rischio di rinnovate pressioni sul processo di pace e di un ritorno alla politica della protesta. Secondo un editoriale non firmato di "The Times", attribuibile alla direzione, dal titolo "Guerra e pace", la vita di McGuinnes è la dimostrazione che dialogare con i nemici è la cosa giusta. Su "The Independent" Robert Fisk e David McKittrick si soffermano sulla parabola da terrorista a statista. Brian Reade su "Mirror" osserva che la vita di McGuinness sintetizza il meglio e il peggio della storia contemporanea nordirlandese. Si distingue "The Telegraph": "McGuinness era un killer, non un santo"; "era un vigliacco che ha perseguito la pace solo per salvarsi la pelle", commentano rispettivamente Philip Jpohnston e Norman Tebbit.

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Usa e Regno Unito bandiscono gli apparecchi elettronici sui voli provenienti da 10 aeroporti africani e mediorientali

 

New York, 22 mar - (Agenzia Nova) - Stati Uniti e Regno Unito hanno annunciato il divieto, per i passeggeri di voli da 10 aeroporti in Nordafrica e Medio Oriente, di portare in cabina apparecchi elettronici più grandi di uno smartphone. Il governo usa ha motivato il divieto citando rapporti di intelligence secondo cui i terroristi islamici stanno lavorando a nuovi ordigni esplosivi difficilmente individuabili dai magnetometri e dagli altri tradizionali sistemi di controllo se installati all'interno di apparecchi elettronici di medie dimensioni. Per quanto riguarda gli Usa, il divieto riguarderà per il momento nove compagnie aeree e dieci aeroporti in Egitto, Giordania, Kuwait, Marocco, Arabia Saudita, Turchia, Qatar ed Emirati Arabi Uniti da cui decollano voli diretti verso gli Stati Uniti. Una fonte del dipartimento di Sicurezza interna Usa ha riferito al "Wall Street Journal" che il divieto era già stato discusso dalla precedente amministrazione presidenziale Usa, in risposta a generiche minacce da parte della costola yemenita di al Qaeda. La "Washington Post" non cita il divieto analogo emanato dal governo britannico, e ipotizza che il provvedimento non sia affatto motivato da ragioni di sicurezza: le compagnie aeree Usa, ricorda il quotidiano, hanno spesso lamentato i massicci sussidi governativi di cui godono grandi vettori mediorientali come Emirates, Etihad Airways e Qatar Airways, tutti e tre interessati dalle nuove misure di sicurezza del governo Usa. La Casa Bianca, ipotizza la "Washington Post", potrebbe aver adottato le restrizioni per sottrarre a quelle compagnie una parte della redditizia clientela che viaggia in prima classe e in classe business, e che solitamente necessita di apparecchi elettronici come i computer portatili per lavorare durante i lunghi voli intercontinentali.

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