Perché è il trasformismo il segreto della debolezza politica in Italia

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Financial Times, Figaro, Expansion, Abc

Polemica attorno all'accesso all'aborto

 

Parigi, 24 feb - (Agenzia Nova) - Il quotidiano francese "Le Figaro" riferisce della polemica scoppiata in Italia attorno al diritto di accesso all'interruzione volontaria della gravidanza prevista dalla legge 194, in seguito al bando di concorso pubblicato dall'ospedale S. Camillo di Roma per l'assunzione di due medici ostetrici: il bando, che di fatto esclude i medici che esercitano il diritto di obiezione di coscienza e quindi rifiutano di praticare aborti, è stato criticato sia dalla Conferenza episcopale (Cei) che dal governo italiano; il "Figaro" ricorda che in Italia, paese a maggioranza cattolico, il 70 per cento dei medici ostetrici sono obbiettori di coscienza.

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Trasformismo, il segreto della debolezza politica in Italia

 

Madrid, 24 feb - (Agenzia Nova) - La fragilità della politica italiana si evince da due dati: "il suo parlamento lavora un giorno e mezzo a settimana", e il trasformismo è un fenomeno di proporzioni vastissime: "su un totale di 945 parlamentari, 396 hanno cambiato partito o gruppo parlamentare". Lo scrive il quotidiano spagnolo "Abc" che, partendo dai dati della associazione "Openpolis", rilancia le considerazioni del costituzionalista Roberto D'Alimonte secondo cui il governo che nascerà dal prossimo voto sarà necessariamente fatto da coalizioni deboli ed eterogenee.

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Orlando sfida Renzi per la leadership del Pd

 

Londra, 24 feb - (Agenzia Nova) - Andrea Orlando, ministro italiano della Giustizia, sfiderà Matteo Renzi, ex presidente del Consiglio, nella contesa per la leadership del Partito democratico. Il politico, riferisce il "Financial Times", ha spiegato che si candida perché "il Pd ha bisogno di cambiare profondamente per essere davvero utile all'Italia". Renzi ha già un avversario, Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, ma la candidatura di Orlando potrebbe essere per lui una minaccia più significativa.

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UniCredit: quasi fatta per l'ampliamento di capitale

 

Madrid, 24 feb - (Agenzia Nova) - UniCredit, la più grande banca italiana per volume d'affari, annuncia di aver ottenuto sui mercati il 99,8 per cento dell'ampliamento di capitale di 13 miliardi di euro. Per il restante 0,2 per cento l'istituzione si rivolgerà dal 27 febbraio al 3 marzo alla Borsa di Milano. La mossa dell'istituto è parte del piano strategico 2017-2019 che prevede anche un taglio di 14 mila posti di lavoro e la vendita di attivi tossici per 17 miliardi di euro.

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2.500 migranti soccorsi in mare in tre giorni

 

Parigi, 24 feb - (Agenzia Nova) - La Guardia costiera italiana ieri giovedì 23 febbraio ha reso noto che circa 2.500 migranti sono stati soccorsi e salvati nel Mar Mediterraneo in soli tre giorni: secondo i guardiacoste italiani, è in corso un aumento del numero delle traversate dalla Libia all'Italia rispetto allo stesso periodo del 2016; dall'inizio di quest'anno sono già 10.700 i migranti arrivati sulle coste dell'Italia via mare.

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Panorama internazionale

 


 

Germania, consolato turco avrebbe incitato imam e genitori allo spionaggio degli insegnanti

 

Berlino, 24 feb - (Agenzia Nova) - Si discute da giorni in Germania della probabile visita del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, per promuovere la "sua" riforma della costituzione in senso presidenziale. Il Governo del Nord Reno-Westfalia ha reagito con preoccupazione. “La libertà di espressione qui non deve essere oggetto di abuso per promuovere un emendamento costituzionale che in Turchia limiterebbe i diritti fondamentali e reintrodurrebbe la pena di morte”, ha detto il ministro dell’Interno Ralf Jaeger (Spd). Il primo ministro turco, Binali Yildirim, in visita nel land lo scorso sabato, aveva respinto le obiezioni alla sua visita appellandosi proprio ai diritti garantiti in Germania, e sostenendo che non è possibile vietare un evento privato, organizzato da fedeli seguaci di Yildirim a Oberhausen. La campagna di Erdogan, dopo il tentato colpo di Stato dell’estate scorsa, si estende anche in Germania, dove sono stati arrestati degli imam accusati di spionaggio ai danni di seguaci del predicatore in esilio, Fetullah Gulen. A Berlino è stata chiusa una moschea dell’associazione islamica Ditib, legata al governo Turco, che le autorità sospettano fosse un centro di proselitismo salafita; quattro imam dell'associazione sono inoltre sospettati di aver spiato per conto di Ankara figure vicine al Partito curdo dei lavoratori (Pkk) e a Gulen. Ora un nuovo caso a Duesseldorf, avvenuto il 22 gennaio, riporta alla ribalta il problema dello spionaggio. L’Unione dell’istruzione e della scienza (Gew) avrebbe riferito di un incontro tenutosi nel consolato turco dove si sarebbero sollecitati insegnanti, genitori e imam di origine turca a criticare le relazioni tedesche con il governo di Erdogan e la Turchia. Gli insegnanti si sarebbero rifiutati, mentre alcuni genitori e gli imam avrebbero organizzato su una sorta di commissione, come riportato dal vice presidente del Gew, Sebastian Krebs. Il presidente della “Federazione delle associazioni di genitori turchi in Germania”, Ali Sak, era presente alla riunione presso il Consolato Generale di Duesseldorf. Stando alle indiscrezioni riportate dalla stampa, i genitori e gli imam sono stati sollecitati dal consolato turco a "sorvegliare" gli insegnanti, vigilando sulle loro posizioni e il loro operato La procura di Duesseldorf ha ordinato alle forze di polizia di verificare gli estremi per l'apertura di un'indagine. Critiche sono arrivate dalla portavoce della Cdu per la politica dell’integrazione in Parlamento, Serap Gueler, oltre che dai rappresentanti dei Verdi.

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Francia, Hamon alla fine dà vita alla "piccola unione della sinistra" con Jadot

 

Parigi, 24 feb - (Agenzia Nova) - Era ora, finalmente Hamon ha intascato l'accordo con gli ecologisti di sinistra: lo riferisce il quotidiano di sinistra "Libération" definendo come "la piccola unione della sinistra" l'accordo elettorale tra Benoit Hamon, il candidato del Partito socialista e dei suoi alleati di governo alle elezioni presidenziali che si terranno in Francia in aprile-maggio, e Yannick Jadot, il candidato del partito Europa ecologia - I Verdi (EeLv); il quale ieri sera giovedì 23 febbraio al telegiornale delle 20 della rete "France 2" ha annunciato il ritiro della propria candidatura presidenziale. Battuto sul tempo dalla coppia Macron-Bayrou in tema di "riunificazione", impegnato da tre settimane nelle trattative per una unione impossibile con l'estrema sinistra di Jean-Luc Mélenchon ed alla ricerca di un modo per rilanciare la sua campagna elettorale, Hamon aveva disperatamente bisogno di questo accordo, che a partire da oggi sarà sottoposto all'approvazione dei militanti ecologisti. Secondo le informazioni raccolte dai giornalisti Lilian Alemagna , Rachid Laïreche e Laure Bretton di "Libération", l'accordo prevede in particolare l’abbandono della costruzione del contestato aeroporto di Notre-Dame-des-Landes nei pressi di Nantes e del centro di stoccaggio delle scorie radioattive a Bure nel dipartimento della Meuse, due simboli delle lotte ecologiste; in agenda c'è anche l'uscita della Francia dal nucleare. Ma soprattutto, aldilà delle questioni programmatiche, l'accordo si occupa delle "esistenze" nelle circoscrizioni elettorali, una quarantina delle quali saranno "cedute" dai Socialisti agli Ecologisti: tutti i deputati uscenti di EeLv quindi avranno un seggio assicurato. Si tratta di un "regalo elettorale" che tuttavia, rileva "Libération", rischia di provocare ulteriore malumore nelle truppe socialiste che non capiscono perché Hamon "perda tempo" a trattare con un partito ecologista assai indebolito nei sondaggi e troppo ngordo di seggi, invece di "parlare ai Francesi".

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Regno Unito: umiliante sconfitta del Labour a Copeland; l'Ukip respinto a Stoke

 

Londra, 24 feb - (Agenzia Nova) - Il Labour di Jeremy Corbyn, principale forza di opposizione del Regno Unito, ha subito una sconfitta umiliante a opera dei conservatori nelle elezioni suppletive di Copeland, riferisce la stampa britannica: i Tory si sono aggiudicati il collegio della Cumbria, roccaforte laborista dagli anni Trenta, incrementando i loro consensi di oltre l'otto per cento. È la prima volta da 35 anni che un partito di governo batte uno di opposizione in un voto suppletivo. Trudy Harrison ha vinto con 13.748 preferenze, contro le 11.601 di Gillian Troughton. I laboristi hanno mantenuto, invece, il seggio di Stoke-on-Trent, al quale puntava il neoleader dell'Ukip, il Partito per l'indipendenza del Regno Unito, Paul Nuttall, che si è fermato a 5.233 voti, contro i 7.853 di Gareth Snell.

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Enda Kenny chiede una clausola sull'Irlanda unita nell'accordo sulla Brexit

 

Londra, 24 feb - (Agenzia Nova) - L'Irlanda, riferisce la stampa britannica, vuole una disposizione speciale nell'accordo sull'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea che consenta all'Irlanda del Nord di rientrare eventualmente nell'Ue in caso di riunificazione politica dell'isola, possibilità ipotizzata dall'Accordo del Venerdì Santo. Il primo ministro irlandese, Enda Kenny, sta esercitando pressioni sulla Commissione europea per l'introduzione di tale clausola, sulla base del precedente della Germania dell'Est. Il segretario agli Esteri britannico, Boris Johnson, ha usato la parola "liberazione" in riferimento all'uscita dall'Ue, provocando l'indignazione della deputata svedese al Parlamento europeo Anna Maria Corazza Bildt, che ha definito "inaccettabile" l'uso della metafora bellica che rievoca la Seconda guerra mondiale. Nel dibattito sulla Brexit, infine, è in evidenza il tema dell'incertezza economica: la Germania, con una crescita dell'1,9 per cento, ha superato la Gran Bretagna, con l'1,8, tra i paesi del G7 nel 2016. Una buona notizia per il Regno Unito, osserva il "Financial Times", arriva dai consumi, ma altri dati destano preoccupazione.

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Usa, Bannon ai conservatori: "Stiamo smantellando lo Stato amministrativo"

 

New York, 24 feb - (Agenzia Nova) - Stephen K. Bannon, capo della strategia della Casa Bianca ed esponente della "Restra alternativa" statunitense ("Alt-Right"), ritenuto il vero ispiratore delle posizioni più controverse espresse dal presidente Usa Donald Trump, ha vissuto il suo vero debutto pubblico ieri, sul palco della Conservative Political Action Conference (Cpac), la più importante rassegna annuale del conservatorismo statunitense. A sole cinque settimane dall'insediamento della nuova amministrazione presidenziale, la reputazione di Bannon ha assunto proporzioni quasi mitiche, sottolinea il "New York Times", anche per effetto dei media, che lo ritengono una sorta di "eminenza grigia" all'interno della Casa Bianca. Rivolgendosi ai conservatori, l'ex ad del sito d'informazione di destra "Breitbart" ha voluto lanciare un messaggio rassicurante e un richiamo all'unità. L'elettorato conservatore, ha detto Bannon, non deve credere alla menzogne del "circolo mediatico globalista e corporativista", che "piangeva e si disperava" la notte delle elezioni e che "continua ad aver completamente torto" in merito all'operato dell'amministrazione in carica. Bannon ha ribadito quanto affermato da Trump nel corso di una recente conferenza stampa: alla Casa Bianca tutto procede secondo i piani, e "lo smantellamento dello Stato amministrativo" è appena all'inizio. Le parole di Bannon rievocano le promesse elettorali di Trump di "drenare la palude" di Washington, ridimensionando gli ambiti di intervento dello Stato nella vita dei cittadini, riducendo lo strapotere degli interessi particolari e dei gruppi di pressione e combattendo l'autoreferenzialità della classe burocratica. Bannon ha fatto leva su questo collante populista per richiamare la galassia del conservatorismo statunitense a evitare le divisioni, che per la verità riguardano soprattutto l'establishment del Partito repubblicano. "Che siate populisti, che siate conservatori che sostengono la teoria dello Stato minimo, che siate libertari o nazionalisti economici, vogliamo poter contare sul vostro sostegno", ha dichiarato il Capo della strategia all'uditorio del Cpac. Al suo fianco, sul palco, uno dei volti dell'amministrazione Trump forse più distanti dal conservatorismo populista incarnato dal braccio destro del presidente: Rence Priebus, capo dello staff presidenziale, che nelle ultime settimane alcune indiscrezioni davano prossimo all'allontanamento dalla Casa Bianca. I due hanno preferito scherzare in merito alle loro divergenze di opinioni, anziché smentile. "A volte ho la tendenza a scaldarmi un po'", ha detto Bannon, elogiando Priebus per la sua moderazione. Sotto la superficie, però, le diverse anime del Conservatorismo Usa faticano a controllare il disagio: i populisti si chiedono se Trump saprà davvero tener testa ai "poteri forti" di Washington e concretizzare il cambiamento loro promesso; l'establishment repubblicano, invece, è pronto ad approfittare di ogni passo falso del presidente per rigettarlo come un corpo estraneo: del resto - sottolinea il "New York Times" - sono passati solo pochi anni da quando gli organizzatori del Cpac negarono a Trump un invito all'evento, accusandolo di voler solamente promuovere la propria immagine. Quanto a Bannon, l'establisment repubblicano lo ha bandito dal Cpac a lungo, proprio in quanto rappresentante di quella "Destra alternativa" che ora vede in Trump il proprio campione; tanto che lo stesso Bannon, in passato, aveva inaugurato una conferenza annuale alternativa presso un albergo vicino, battezzata "I non invitati".

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