Katy Perry canta per Hillary Clinton (foto LaPresse)

Lettera d'amore a Katy Perry

Maurizio Milani

Comunicazione amorosa a Katy Perry. Inizio: scusa se ti scrivo dopo diversi anni dalla prima lettera d’amore pubblicata sul Foglio. Amore, è vero, in questo tempo ho scritto anche ad altre, ma il mio mito amoroso resti tu. Ti amo, Katy. Ieri ero in giro per campi e mi ha punto l’ape. Dopo circa 2 km ho visto un cartello: “Vendita miele”. L’ho seguito e sono arrivato in uno spaccio biodinamico: “Formaggi, salumi, miele e altre vergogne locali”. Tutto in vetrina. Quindi ho scagliato la mia bicicletta nella vetrata. Sono scappato a piedi (vestito da ciclista). Katy, amore, dici che riescono a risalire a me? Nel caso siamo pari. Il loro danno è sui 2.000 euro, la mia bici è uguale. Però Katy mi è venuto un dubbio: siamo sicuri al 100 per cento che l’ape proveniva da lì? Non lo sapremo mai. Comunque, ape o meno ti amo.
Baci, Maurizio

P. S. Ieri mi telefonano da un call center. Subito, senza salutare: “Nella sua famiglia c’è qualcuno che ha una protesi penina?”. Rispondo senza esitazioni: “Sì! Io!”. Call center: “Aaaahh! E’ il primo che sento in 500 telefonate! Quando la cambia?”. Io: “Mi dica lei a questo punto…”. Call center: “Adesso”.

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