Renzi in Veneto: contestato dai risparmiatori "I disastri non li ho fatti io ma i vostri dirigenti sul territorio".

Il segretario del Pd a Thiene, in provincia di Vicenza: "Rivendico la riforma delle popolari. Chi ha sbagliato paghi"

Redazione

Il treno sul quale viaggia Matteo Renzi riparte dal Veneto dopo la pausa del week end e l'appuntamento di ieri con la direzione nazionale del partito a Roma. Il segretario pd è arrivato a Thiene, in provincia di Vicenza, nella prima tappa di Destinazione Italia nel nord est. Ad attenderlo una trentina di contestatori, risparmiatori incappati nei dissesti di Veneto Banca e Popolare di Vicenza ma anche genitori no vax che protestano contro l'obbligo dei vaccini. 

    

Renzi ha varcato i cancelli dello stabilimento della Estel, azienda del mobile, per andare a parlare direttamente con i contestatori: "I disastri non li ho fatti io, li hanno fatti i vostri dirigenti sul territorio, aiutati da Banca d'Italia e da Consob che non hanno vigilato, e in parte anche dalla politica". A loro ha ribadito la correttezza del suo operato, rivendicando la riforma delle popolari: "Io ho messo la faccia sulle popolari. La riforma delle popolari la rivendico guardandovi negli occhi, perché ha fatto venire fuori le schifezze fatte su questo territorio dai vostri vertici che prendevano milioni. Poi sono d'accordo che chi ha sbagliato deve pagare".

    

A chi gli imputava la responsabilità di quanto accaduto, Renzi ha risposto: "Quando accadeva tutto questo ero alla università". 
La regola sul bail in "è stata fatta prima che arrivassi", ha ricordato il segretario del partito democratico, evidenziando che va
riferita al governo Monti. "Le responsabilità sono di chi "faceva magheggi, di chi dava mutui. Sullo scandalo bancario del nord est noi non c'entriamo. Il bail in lo ha fatto il governo precedente", ha aggiunto. Ora "fa comodo a questi signori dare la colpa a noi politici. Io come ex capo del governo ti dico 'meno male che ho fatto la riforma delle popolari'", ha aggiunto Renzi, che spiega come il suo rapporto con le banche "si limita a 30mila euro sul conto corrente e due mutui". L'ex premier ha ricordato di avere chiesto "che si faccia entro questa legge di Bilancio" il fondo di risarcimento delle vittime truffate. Su questo "ci metto il cuore".

        

Il primo giorno del tour che si concluderà per questa settimana venerdì prossimo, tocca diverse province: Vicenza è stata la prima, quindi riparte per Verona con un incontro alla cooperativa Progetto Quid. La terza tappa è al Polo Meccatronica di Rovereto e subito dopo ci sarà una visita alla Bike Break Rotaliana di Faedo, in provincia di Trento. Ultima tappa del giorno al Noi Tech Park di Bolzano.