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Il populismo duro a morire, i pendolari settimanali e perchè rileggere Chesterton. Di cosa parlare nel weekend

Marco Alfieri

Un grande tema di dibattito spiegato bene, qualche lettura da non perdere, un video e vecchie storie che riaffiorano dal passato. Bastano pochi link per rendere speciale il fine settimana…

Ora l’unica notte in cui sarà vietato sparare sarà quella di Capodanno…” #legittimadifesa

@spinozait

 


 

Domani è un altro giorno

A questo punto la vittoria di Emmanuel Macron, nel ballottaggio delle presidenziali francesi, è data (quasi) per scontata dai sondaggi più accreditati della vigilia. Lo stesso Front National comincia a mettere in preventivo un’eventuale sconfitta.

Per chi non è scaramantico, segnaliamo un trittico di buone letture per capire come l’ex ministro di Francois Hollande, entrando all’Eliseo, potrebbe reinventare il commercio e il mercato unico Ue; come potrebbe gestire la patata bollente della politica nucleare (considerando che la Brexit trasformerà Parigi nell’unica potenza atomica continentale); e, soprattutto, chi sarebbero gli uomini della sua cerchia stretta pronti ad affiancarlo nell’avventura presidenziale.

Eppure l’impressione che arriva da Parigi è che la probabile sconfitta di Marine Le Pen non equivarrebbe al riflusso dell’onda populista che soffia in Occidente. Dopo la Brexit, la vittoria di Trump negli Usa e il voto giovanile occidentale che sta voltando le spalle ai partiti tradizionali, non basterebbe certo una vittoria di Macron per “salvare” la Francia, anzi. Marine Le Pen continuerebbe ad essere un incubo per le istituzioni europee.

La stessa sfida politica di Macron comincerebbe il giorno dopo la sua vittoria. Per governare, infatti, avrà bisogno di controllare il parlamento, cosa non scontata senza un partito alle spalle e il voto legislativo ancora da tenersi (a giugno).

 


 

Da non perdere

La bolla culturale della nuova democrazia elimina dalla nostra visuale punti di vista alternativi e alimenta la nascita di teorie del complotto e partiti esoterici. Come uscirne? Un saggio…

Contro i falsi miti. Sei chart che spiegano perché il mondo non è mai stato così bene (e noi con lui) come in questi anni…

Storie di cittadini israeliani che stanno imparando a convivere con un vicino molto ma molto ingombrante (appena oltre la barriera di confine con la Siria): lo Stato islamico.

Due vite, una valigia. La diffusione esponenziale dei “weekly commuter”, i pendolari settimanali che ogni domenica sera lasciano la famiglia per andare a lavorare lontano (e rincasare il venerdì sera).

Vita e opere di Monchi, il nuovo direttore sportivo guru approdato alla Roma dalla Spagna.

 


 

Vecchie storie

Perché rileggere Chesterton. Poeta, saggista, romanziere: introduzione a un autore che sembra godere di una rinnovata fortuna.

Se credete che la globalizzazione sia nata con la Coca-Cola vi sbagliate. Tutto parte da una storia di galeoni spagnoli, monete d’argento e sete cinesi. Tanto ma tanto tempo fa.

Potremmo dire, senza tema di smentite, che l’annoso dibattito contemporaneo sul ruolo delle banche centrali affonda nella storia degli ultimi tre secoli…

 


 

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