Sean Connery nel ruolo di Guglielmo da Baskerville nella versione cinematografica di “Il nome della Rosa”

Guglielmo da Baskerville alla fermata di Barberini

Pietrangelo Buttafuoco

Era tutto un perdere le corse, ieri, in metropolitana a Roma

Solo ciò che se ne va ci appartiene veramente. Era tutto un perdere le corse, ieri, in metropolitana. I pendolari sostavano, correvano, giravano intorno ma non riusciva altro, a loro, che vedere andare via i convogli. E così negli aeroporti, e nelle stazioni – perfino in autostrada – tutto un andarsene via di tutto. C’era Guglielmo da Baskerville sulla banchina destra della fermata Barberini. Aspettava il suo alunno, Adso da Melk, e teneva in serbo per lui il nome della Rosa: “Chissà dove sarai, chissà la tua ironia”. Parlava Umberto Eco e rispondeva Emilio Speciale: “Scelgo il tuo veloce volo”.

  • Pietrangelo Buttafuoco
  • Nato a Catania – originario di Leonforte e di Nissoria – è di Agira. Scrive per il Foglio.