Mario Dondero, foto di Akio Takemoto via Flickr

Quattro grandi fotogiornalisti. Idee per una mostra ancora da fare

Daniele Bonecchi

Mario Dondero, Carla Cerati, Cesare Colombo e tanti altri. Il fotogiornalismo nella città dei giornali. Milano se li è già dimenticati però

Verso sera li trovavi al Jamaica, o più tardi, al circolo Turati in via Brera, a discutere di politica. Sempre di corsa tra un reportage e l’altro, a raccontare la storia mentre passava davanti ai loro occhi. Occhi attenti a cogliere l’attimo, nascosti dietro una fotocamera che allora si chiamava Laica M4 oppure Nikon F1. Testimoni dei momenti più belli o drammatici del secolo breve: Mario Dondero, Carla Cerati, Cesare Colombo e tanti altri. Il fotogiornalismo nella città dei giornali. Milano se li è già dimenticati però.

 

C’è sempre spazio per un grande fotografo di moda o per chi ha scelto il design, ma dei grandi reporter, delle loro immagini si ricorda, di tanto in tanto, solo qualche photo editor a caccia del passato. Un destino, quello di Mario Dondero (Milano, 6 maggio 1928 - Petritoli, 13 dicembre 2015) che l’aveva portato in Francia, a Parigi, a lavorare per i grandi settimanali illustrati, dal Monde, al Nouvel Observateur e poi – come corrispondente – anche per l’Espresso, l’Europeo, Epoca. Sempre sui teatri di guerra, a partire dall’Algeria. Ma c’è una sua immagine (di pace) che racconta un’intera stagione, quella del gruppo degli scrittori del Nouveau Roman, scattata a Parigi nell’ottobre del 1959, davanti alla sede delle Editions de Minuit con Nathalie Sarraute, Samuel Beckett, Alain Robbe-Grillet, Claude Mauriac, Claude Simon, Jérôme Lindon, Robert Pinget, Claude Ollier. Carla Cerati (Bergamo, 3 marzo 1926 - Milano, 19 febbraio 2016) stava un passo davanti a tutti, lei donna borghese e sensibile, aveva imparato a declinare le immagini coi racconti, da scrittrice di talento. Prima di dedicarsi al ritratto dei grandi della cultura e dell’arte, aveva pubblicato con Gianni Berengo Gardin, nel 1969, il volume “Morire di classe” a cura di Franco Basaglia e Franca Basaglia Ongaro. Documento straordinario sulla condizione dei malati reclusi nei manicomi italiani. Cesare Colombo (Milano, 1935 - Milano, 18 gennaio 2016), era a suo modo il testimone più attento della sua città. Al lavoro in fabbrica, alle donne e agli uomini, alla vita di tutti i giorni nei bar e sui mezzi pubblici. E aveva l’animo del ricercatore, del talent scout, che nel 1977 aveva raccolto le immagini più convincenti dei giovani reporter di quegli anni per allestire la mostra “L’occhio di Milano”. Tre grandi giornalisti, tre fotoreporter da ricordare, prima o poi, nella loro città.

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