Tempo di Libri (foto LaPresse)

Libri per business

Stefania Vitulli

Un incontro di top manager spiega che i cervelli fuggono, ma per venire a Milano

Nelle storie d’amore il primo rischio è dare tutto per scontato. Uno magari si impegna, supera i propri limiti, ha successo e l’altro non lo nota, non spreca nemmeno un complimento. Anche a questo scopo è nata l’idea di uno degli incontri “glocal” di Tempo di Libri, che mette insieme l’anima bella della Milano post Expo e la visione che se ne sono fatta i top manager globali, le istituzioni e i nativi digitali.

 

Succede oggi, alle sette, alla Fondazione Stelline e si chiama “Come to Milano: la città e i talenti globali”. Sottotitolo: “Come si rinnova lo skyline del mondo del lavoro: formazione e carriera nella città in trasformazione”. Come dire “ma poeu vegnen chì a Milan” ma urlato dai tetti degli headquarter – di Amazon, Google, Allianz, LinkedIn, Alibaba, Apple (che si piazzerà appunto proprio sotto la Madonnina dal prossimo anno, con una sede firmata dallo studio Norman Foster) e così via. Quelli insomma che qui ci sono venuti per esserci e farsi vedere meglio dal resto del mondo, perché Milano è tornata grande e fa crescere anche te, nel mondo reale e in quello digitale. E se stai a Milano puoi conquistare la ribalta nelle professioni e, guarda un po’, anche nella formazione.

 

A spiegarlo si ritrovano Germano Buttazzo di LinkedIn e Maya Biancatelli di Google, l’assessore alla Trasformazione digitale Roberta Cocco e Romano Ambrogi di Federmanager Milano, i giovani del Master Internazionale in Corporate Communication dell’Università Cattolica e il direttore clienti dell’agenzia internazionale ABC Marco De Angeli. Ma anche Daniele Mancini di Go Next (l’ex responsabile mondiale dei portali di “casa Murdoch”, per dire) e Mattia Mor,executive director di mei.com (la più importante piattaforma cinese di luxury online, che con Alibaba ha intenzione di portare, partendo da Milano, il lusso Made in Italy in Cina, sempre per dire). E siccome è Tempo di Libri, ci saranno anche i libri: quello di Emiliano Maria Cappuccitti, boss HR di Coca-Cola HBC, che si chiama “Oggi mi laureo, domani che faccio?” e “Diventa preda” (Forfinance), di cui è coautore uno dei più importanti head hunter di ceo e top manager in Italia, Gabriele Ghini. E proprio Cappuccitti e Ghini proveranno a spiegare che se da Milano si va via, poi si torna, specie se gestire aziende piace. Insomma i cervelli fuggono, sì, ma per venire a Milano.