Beppe Sala con Roberto Maroni (foto LaPresse)

Maroni batte Sala

Redazione

L’acuto di Maroni arriva all’inaugurazione (con Sala) della Bit, la Borsa internazionale del turismo, quando il governatore lancia la proposta di “Milano capitale europea”, oscurando un’altra volta il sindaco

Se è un gioco delle parti, il più bravo sembra Bobo Maroni. Con Beppe Sala, da mesi, incrocia le lame su tutto. Prima sulla fusione Atm (Comune) Trenord (Regione), poi sul trasferimento dell’Ema a Milano. E quando Maroni a Londra tiene con maestria la scena, sfoderando un mestiere invidiabile, davanti al gota della finanza internazionale, per sostenere l’idea di trasferire la sede dell’Agenzia del farmaco al Pirellone, Sala è costretto ad ammettere che “non sarà una battaglia facile”. Ma l’acuto di Maroni arriva all’inaugurazione (con Sala) della Bit, la Borsa internazionale del turismo, quando il governatore lancia la proposta di “Milano capitale europea”, oscurando un’altra volta il sindaco.

 

Da quando Sala ha preso le distanze da Renzi la strada sembra essere tutta in salita. Compresa la tregua rotta col sindacato, con lo sciopero nel bel mezzo del Salone del mobile (ma pace vicina). E mentre Maroni recluta perfino il renziano ante marcia Gori a sostegno del referendum sull’autonomia lombarda, Sala è costretto a duettare con la sindaca pentastellata Appendino l’intervento del governo per raddrizzare il bilancio della Città metropolitana. Visibilità della grande Milano international? Non pervenuta.

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