Sabato e domenica nel Foglio. Cosa c'è nell'inserto culturale del weekend

Come tutti i fine settimana nel quotidiano dodici pagine di approfondimento. E per i vent'anni del Foglio in regalo un numero da collezione. Ecco che cosa trovate in edicola

Ecco che cosa trovate in edicola (e che potete leggere da qui dalla mezzanotte di venerdì)

 


 

Il profeta Ratzinger - Era il 1969. E il giovane teologo alla radio bavarese lanciò una preveggenza sul destino della Chiesa: sarà minoritaria e un po’ caotica… Esattamente quello che è diventata – di Matteo Matzuzzi

 

Soft submission - Il Qatar vuole conquistare l’occidente con la cultura. Moschee, università, dipinti, libri, tv: la propaganda islamica in Europa – di Giulio Meotti

 

Ma innovare stanca - Dal caffè agli Ogm: sei secoli di resistenza alle novità tecnologiche spiegati dal professor Juma – di Marco Valerio Lo Prete

 

Icone di Sicilia - La vecchia antimafia non tira più, troppi scandali. E la politica non sa chi scegliere. Resiste Di Matteo, ma s’avanza Lampedusa – di Salvo Toscano

 

Jared, il first genero  - Chi è Kushner, marito di Ivanka Trump, l’uomo che ha fatto vincere The Donald. E che può tutto – di Michele Masneri

 

Una letteratura dell’incesto – Quell’amore tra fratello e sorella senza tetto né pace - L’ardore “inciso nel marmo” di Anna e Miguel nella Napoli del Cinquecento, lo scandalo sublime di Siegmund e Sieglinde. E poi Visconti, Cortázar, Littell. Dall’Ottocento a oggi, come un tabù entra nella finzione creativa – di Manuela Maddamma

 

Il cantante benedetto - Ritratto di Mika, Pifferaio magico ma buono che piace ai bambini e scala gli ascolti televisivi – di Marianna Rizzini

 

La pianta dei miracoli - Siamo andati ad assaggiare nel suo santuario il wasabi più costoso e ricercato del Giappone. Guarisce, ma non c’entra col vostro sushi – di Giulia Pompili

 

Il Grillo della dieta - Storia di un farmacista che con una ricetta pazzotica e un po’ truffalda spella i “ciccioni” e spadroneggia in televisione. Tutto merito della D’Urso e della sua fabbrica del trash – di Andrea Minuz

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