Polizia nelle strade di Londra dopo l'attentato sul London Bridge (foto LaPresse)

Attacco a Londra con furgone e coltelli. Morti e feriti. La polizia uccide i terroristi

Stefano Basilico

Due mesi dopo l’attacco a Wesminster e dodici giorni dopo la carneficina della Manchester Arena, il terrorismo è tornato a colpire in Inghilterra, a Londra. E la matrice sembra essere sempre la stessa, quella islamista.

Londra. Due mesi dopo l’attacco a Wesminster e dodici giorni dopo la carneficina della Manchester Arena, il terrorismo è tornato a colpire in Inghilterra, a Londra. E la matrice sembra essere sempre la stessa, quella islamista. La Metropolitan Police è stata allertata per due incidenti, che si sono rivelati collegati, il primo a London Bridge, il secondo nel vicino Borough Market. Si tratta di due aree vicine e ad alta densità turistica, in particolare in un momento di svago come un sabato sera, nel weekend di chiusura della pausa estiva nelle scuole.

 

Il primo incidente si è verificato alle 22.08 ora locale, quando un furgone bianco, probabilmente noleggiato da B&Q/Hertz, ha travolto numerosi passanti sul London Bridge, provocando più di una vittima. Una dinamica simile a quella verificatasi sul non lontano Westminster Bridge il 22 marzo, quando Khalid Masood uccise quattro passanti, ferendone altri quarantanove prima di accoltellare un agente di polizia di stanza al palazzo del Parlamento, dove venne neutralizzato. Tre uomini sono scesi dal veicolo dopo la carneficina, secondo alcuni testimoni indossando finte cinture esplosive, e si sono diretti verso il vicino Borough Market, a sud del ponte, facendosi strada a coltellate. Il bilancio, probabilmente destinato a salire, è di sei vittime e quarantotto feriti.

 

La polizia armata è intervenuta otto minuti dopo la prima chiamata e ha ucciso i terroristi. I soccorsi sono stati gestiti da ottanta medici e sono stati coinvolti cinque ospedali vicini al centro. L’attentato arriva pochi giorni dopo l’abbassamento del livello di allerta da “critico”, quando ci si aspetta un attacco imminente, a  “severo”, quando un attacco è molto probabile. L’MI5, i servizi di controspionaggio interni, sono sotto pressione e Frank Gardner, corrispondente sulla sicurezza della BBC, ha rivelato che gli agenti stanno monitorando almeno 500 possibili attacchi. La perdita di terreno per lo Stato islamico in Medio Oriente si sta traducendo in un aumento delle spinte jihadiste in Europa.

 

Il primo ministro Theresa May ha parlato di un “attacco deliberato e codardo”. In mattinata parteciperà al COBRA meeting, un incontro di emergenza con i responsabili delle forze di sicurezza, insieme al sindaco di Londra Sadiq Khan.

 

L’attentato avviene a cinque giorni dalle elezioni. I Conservatori hanno annunciato ufficialmente che per la giornata di oggi sospenderanno la campagna elettorale a livello nazionale, ed è probabile che gli altri partiti facciano lo stesso. Alcuni utenti sui social hanno chiesto di spostare la data delle elezioni: l’unico precedente nel dopoguerra è nel 2001, quando Blair ritardò di un mese le consultazioni per l’epidemia della mucca pazza.

 

La tensione a pochi giorni dal voto rimane alle stelle. Molti elettori sono preoccupati dalla possibilità che si verifichino attacchi ai seggi, dove agli scrutatori è stato chiesto di mantenere alto il livello di allerta.

Questa sera a Manchester, nello stadio Old Trafford, si terrà il blindatissimo concerto di beneficenza per le vittime dell’attentato di Manchester.

Di più su questi argomenti: