Catturato a Istanbul il terrorista della strage di Capodanno

Redazione

Era nascosto in un appartamento nel quartiere Esenyurt. Con lui, oltre al figlio, c'erano quattro persone, un uomo e tre donne

E’ durata 17 giorni la latitanza di Abdulgadir Masharipov, l’uomo che nella notte di Capodanno, secondo la ricostruzione della polizia turca, fece irruzione nella discoteca Reina di Istanbul uccidendo 39 persone e ferendone 65. L’uzbeko, conosciuto con il nome di battaglia di Abu Mohammed Khurasani, si trovava al momento dell’arresto in un lussuoso appartamento del quartiere Esenyurt con suo figlio, un uomo di origini kirghise e tre donne (una somala, un’egiziana e una senegalese, già note alle forze dell’ordine), riporta il quotidiano Hurriyet citando fonti della polizia. Il governatore di Istanbul, Vasip Sahin, ha dichiarato che durante l'interrogatorio l'uomo ha confessato di essere il responsabile della strage.

 

L’uzbeko avrebbe opposto resistenza durante l’irruzione della squadra speciale della polizia turca. Dopo l’arresto è stato prima condotto in ospedale e poi davanti al giudice, fa sapere sempre il quotidiano Hurriyet. Nel frattempo l’abitazione è stata ispezionata alla ricerca di elementi utili per la ricostruzione delle cellule islamista attive in Turchia.

 

Masharipov non si sarebbe mai allontanato da Istanbul in questo tempo, ma avrebbe cambiato almeno tre appartamenti, ha detto la tv di stato turca riportando fonti interne alle forze dell’ordine. Sarebbe arrivato il 15 dicembre dalla Siria e pianificato in due settimane l’attentato.