foto LaPresse

Attentato in Turchia, autobomba al tribunale di Smirne

Redazione

Quattro morti, compresi i due terroristi: per le autorità sarebbero curdi del Pkk. L'attacco è avvenuto nella città dove si stanno concentrando le indagini legate alla strage di Capodanno

La polizia turca ha ucciso due attentatori nel corso di uno scontro a fuoco e sono alla ricerca di un terzo fuggitivo, dopo che un'autobomba è esplosa all'esterno di un tribunale nella città costiera di Smirne (Izmir), uccidendo due persone e ferendone almeno altre 10 (3 poliziotti e 7 civili), secondo quanto riportano media di stato e funzionari locali. Le prime immagini delle telecamere di sorveglianza, diffuse sui social media, mostrano il momento dell’esplosione.



In base alle prime prove raccolte, l'attacco al tribunale di Izmir sarebbe stato eseguito dai terroristi curdi del Pkk, ha affermato il governatore Erol Ayyildiz, citato dal quotidiano filo-governativo Sabah. I terroristi avevano otto bombe a mano, un kalashnikov e una mitragliatice. Nella dichiarazione rilasciata alla agenzia turca Anadolu il prefetto di Izmir ha spiegato che un'autobomba è stata fatta deflagrare al check point della polizia, mentre gli agenti intimavano lo stop all'uomo al volante, sceso insieme a un complice appena prima dell'esplosione.




L'attentato colpisce la città dove si stanno concentrando le indagini legate all'attentato di Capodanno ad Istanbul. La notte del 31 dicembre un uomo armato ha ucciso 39 persone nella discoteca Reina, in un attacco rivendicato dallo Stato islamico. Il terrorista è ancora in libertà. Secondo alcuni report il suo nome di battaglia sarebbe Abu Mohammed Khorasani.



L’agenzia Anadolu riferisce che la polizia turca ha arrestato numerose persone di etnia uigura, minoranza turcofona di religione islamica che vive soprattutto nella regione dello Xinjiang (nel nord-ovest della Cina), ritenute in contatto con l'attentatore.

Almeno 36 persone si troverebbero in stato di detenzione per presunti collegamenti con l'attacco. Molte di loro sono state fermate in un’operazione di polizia a Izmir. Diverse famiglie si erano trasferite recentemente lì da Konya, città nel centro dell’Anatolia dove l’intelligence sostiene che il principale sospettato abbia soggiornato alcune settimane prima di compiere la strage.


Anche il vice premier turco, Veysi Kaynak, in un'intervista all'emittente locale "A Haber", ha dichiarato che il jihadista è "probabilmente" un uiguro. Kaynak non ha rivelato altri dettagli sull'identità del killer, ma ha aggiunto che "sono state individuate le aree" dove potrebbe nascondersi e che le forze di sicurezza stanno perlustrando in particolare la zona di Silivri, un distretto della provincia di Istanbul.

Di più su questi argomenti: