Padoan al Foglio: “Serve una battaglia trasversale contro i declinisti”

Il messaggio del ministro dell'Economia alla Festa del Foglio: “Oggi in Italia ci sono buone ragioni per essere ottimisti”

Pier Carlo Padoan

Mi fa molto piacere essere qui con voi, seppure indirettamente, al Festival dell'Ottimismo. A volte mi si accusa di essere troppo ottimista, essendo io un economista e quindi appartenendo a quella che viene chiamata la “scienza triste”. Invece io credo nell'ottimismo e francamente, oggi, ci sono buone ragioni per essere ottimisti nel nostro Paese. Lo dicono le cifre. Si cresce di più. La crescita è più elevata e più sostenibile. C'è molta più occupazione, di buona qualità, in gran parte a tempo indeterminato. C'è più stabilità. Sia nella finanza pubblica, sia nel sistema bancario che ha attraversato la più grande crisi di questo dopoguerra e che è stato messo al sicuro da azioni di governo. E adesso, con il pil, sta riprendendo a prosperare.

 

Ma c'è un'altra cosa che vorrei dire a proposito dell'ottimismo: l'ottimismo può nascondere un rischio. Quello di lasciarsi andare, di accontentarsi dei primi risultati, come quelli che stiamo osservando, e dire basta, mi fermo qui. Questo sarebbe, secondo me, un grave errore. Bisogna invece insistere nella strategia di crescita, nella stabilità, di riforme strutturali. Bisogna ricordarsi che questa legislatura che sta finendo sta dando a quella che verrà un quadro complessivo molto più solido di quello che aveva ricevuto dalla precedente.

 

Quindi costruiamo sul successo. L'ottimismo alimenta se stesso e quindi non bisogna fermarsi. Se ci si ferma si rischia di tornare indietro.

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