Così fidget spinner hanno rivoluzionato il mondo. Dal basso

Micol Flammini

Secondo l'Economist sono degli aggeggi inutili che però ci hanno insegnato qualcosa. Innanzitutto che il mondo dei giochi sta cambiando e che le aziende non riescono a stargli dietro

Un colpo alle eliche e il fidget spinner ruota con un movimento fluido e continuo che può andare avanti anche per minuti. Se rallenta, basta colpire ancora una volta le eliche, o pale, e il piccolo disco riprende a girare. Ha la funzione di uno yo-yo moderno. Si tiene per il perno centrale e bisogna sapere bene come tenerlo perché i più bravi riescono addirittura a farlo stare in equilibrio sulla punta del naso.

 

I fidget spinner vennero inventati in Florida da Catherine Hettinger, che nel 1993 li presentò come un oggetto in grado di aiutare i bambini a mantenere la concentrazione e a scaricare lo stress. Ma la cosa non andò in porto, anzi riscosse così poco successo che la Hettering nel 2005 non rinnovò i diritti del brevetto e altri cominciarono a produrli, sempre senza successo. Fino a quando Forbes dedicò un articolo proprio a questi oggettini, dal titolo “I fidget spinner sono i giochi da ufficio da avere nel 2017”. I piccoli giocattoli inutili dalle potenzialità anti stress hanno così iniziato a svettare in cima alle classifiche dei giochi più venduti. Un fenomeno completamente fuori controllo. 

 

Secondo l’Econimist i fidger spinner venduti quest’anno sono stati in tutto 50 milioni. Qualsiasi azienda poteva produrli, non erano un fenomeno pianificato da una sola società. Quindi erano destinati alla veloce diffusione, spesso prodotti in Cina oppure stampati direttamente in 3D, una vera pacchia per i piccoli negozi di giocattoli che potevano prenderli ovunque e venderli.

 

Ma la vita dei fidget spinner è stata breve, più rapida di un giro delle sue eliche. Sono durati un’estate e al ritorno in ufficio dalle ferie già non erano più un must have. A loro però va un grande merito: hanno fatto capire ai produttori di giocattoli che le mode di ragazzi e bambini stanno cambiando.

 

Andrew Moulsher è gestore di Peterkin, una società che importa giocattoli nel Regno Unito, e ha ammesso all’Economist che i fidger spinner sono stati un grande spartiacque, perché prima del loro arrivo sul mercato i grandi rivenditori pianificavano l’inventario fino a 18 mesi in anticipo. Cercavano di anticipare le mode oppure le decidevano. Ora invece i fidget spinner sono l’inversione di tendenza, rappresentano la rivoluzione della moda dal basso, la vittoria dei piccoli produttori sui grandi. Le società che producono giocattoli d'ora in poi non dovranno più stabilire le tendenze, dovranno seguirle.

 

Anche in questo caso a farla da padrona sono i social network e Youtube che le società produttrici di giocattoli dovranno osservare attentamente. Moulsher ha annunciato che il prossimo tormentone sarà quello dei Mokuru, giochi importati dal Giappone che hanno un’utilità simile a quella dei fidget spinner - più o meno nessuna (in questo video potete appurarlo con i vostri occhi). La sua azienda ne ha già venduti 40 mila. Anche questa moda sparirà presto ma forse, per almeno un’estate, sarà tra le mani di tutti. Proprio come successo coi fidget spinner.

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