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Padoan esclude il bail-in sulle banche venete

Redazione

Dopo il fallimento delle trattative con Bruxelles Veneto Banca e Popolare di Vicenza sono in una condizione disperata

“L'ipotesi bail-in è esclusa”. Così il ministro Piercarlo Padoan ha allontanato l'ipotesi che infliggerebbe le perdite della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca ad azionisti, obbligazionisti e – per come è stata recepita in Italia la direttiva Bank Recovery and Resolution Directive – in ultima istanza anche ai depositi superiori ai 100.000 euro. La prospettiva di bail-in è alla base della fuga di depositi dalle banche venete negli ultimi mesi, secondo alcuni analisti.

La dichiarazione del ministro dell'Economia arriva dopo un vertice tenutosi in mattinata tra rappresentanti dei due istituti e lo stesso Padoan, per fare il punto sulle trattative con le autorità europee da cui si aspetta l'ok per avviare la ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato. La condizione posta da Bruxelles è stata confermata ieri, durante una riunione tra le autorità europee e italiane: serve un contributo supplementare di 1 miliardo da parte di investitori privati per il via libera all'ingresso di capitali pubblici. Il costo totale dell'operazione di salvataggio è di 6,4 miliardi: 3,3 miliardi è il fabbisogno di capitale di Popolare di Vicenza e 3,1 miliardi di Veneto Banca.

Le banche private sane non sono disponibili a impegnarsi per prestare soccorso come accaduto in passato. "Francamente - ha detto mercoledì il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina - io partirei dal presupposto che i privati hanno già perso o stanno perdendo soldi. A questo punto garantite la possibilità di mettere in sicurezza queste banche attraverso l'intervento pubblico".

"Stiamo continuando a lavorare per una soluzione che metta in sicurezza le banche – ha detto il ministro – salvaguardi il risparmio e allo stesso tempo dia una garanzia dal punto di vista della liquidità”. Sotto il profilo della liquidità, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca dispongono di tutte le garanzie pubbliche necessarie, rassicura il Mef in una nota. 

Intanto domani sono stati convocati i consigli di amministrazione straordinari delle due banche, durante i quali si continuerà a discutere sul salvataggio degli istituti. Il governo, sottolinea il ministero, è impegnato per ottenere una risoluzione in tempi rapidi.