Luigi Zingales (foto LaPresse)

Zingales ministro 5 Stelle? E' uno scherzo?

Redazione

L’incredibile parabola di un economista serio che ammicca a Grillo

Luigi Zingales ministro dell’Economia a Cinque stelle? L’economista della Chicago Booth School of Business, intervistato ieri dalla Stampa, non dice di no alle “primarie” che lo vedrebbero testa a testa con prestigiosi colleghi quali Alberto Bagnai, Nino Galloni e Antonio Maria Rinaldi. Anzi, invoca lo spirito di Gianroberto Casaleggio (sia sempre lodato il suo nome) e rivendica la paternità di molti punti del programma grillino, come il reddito di cittadinanza e il sussidio di disoccupazione europeo.

 

Ci permettiamo, però, di rilevare almeno due aspetti buffi. Il primo: non è difficile, con un po’ di cherry picking, trovare spezzoni di frasi sensate sul Sacro Blog. Ma è singolare che uno studioso serio non denunci, prima e soprattutto, che, nel suo complesso, il messaggio grillino fa a pugni con la logica economica (parliamo di protezionismo? Di immigrazione? Di liberalizzazioni?). L’altro passaggio bizzarro è quello in cui Zingales, autore di un libro sull’Europa, rivela che “ho scoperto da un articolo di Marcello Minenna che Monti introdusse nel 2013 una clausola che impedisce all’Italia di ridenominare il debito in caso di uscita dall’euro”. Si tratta delle cosiddette “clausole di azione collettiva”, che derivano da quello stesso European Stability Mechanism che proprio Zingales l’estate scorsa invocava per fare ordine nei nostri conti pubblici. Queste clausole riguardano gli eventuali processi di ristrutturazione del debito, facilitandoli a vantaggio dei paesi con un rating non eccelso, come il nostro.

 

Prima di dare consigli a chi peraltro non ha intenzione di ascoltarli, Zingales farebbe bene a consultare, se non i suoi libri, almeno Google. Medico, cura te stesso!

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