Uno sciopero dei dipendenti Alitalia a Fiumicino (foto LaPresse)

Il piano Alitalia "inaccettabile" per i sindacati: parte la battaglia

Redazione

Previsti esuberi e sostanziosi tagli agli stipendi per salvare la compagnia, ma le sigle promettono barricate: "Il piano non è assolutamente credibile". Sciopero di 24 ore mercoledì 5 aprile

Il piano di rilancio di Alitalia per i sindacati è “inaccettabile”, dunque si apre la strada dello sciopero unitario di 24 ore per mercoledì 5 aprile. L'annuncio di Claudio Tarlazzi, segretario generale della Uiltrasporti, è arrivato subito dopo la fine dell'incontro con la compagnia aerea per cercare di giungere a un accordo di importanza vitale. Il piano prevede 2.037 esuberi per il personale di terra, la riduzione del 51 per cento dell'organico negli uffici e un taglio agli stipendi dei naviganti: nello specifico, la diminuzione del 32 per cento per gli assistenti di volo, un meno 28 per cento in busta paga ai piloti di medio raggio e un meno 22 per cento per chi è impiegato sul lungo raggio.

  

Per il 2019 sarebbero invece previste 500 assunzioni per il personale di volo, tra assistenti e piloti, puntando tra l'altro all'arrivo di 8 nuovi aerei per le rotte di lungo raggio. Ma nemmeno questo piace ai sindacati: “Il piano Alitalia non è assolutamente credibile e di certo prevede solo tagli agli organici e ai salari. Le ipotesi di incremento dei ricavi sui voli a lungo raggio, con 8 nuovi aerei nell'arco di 5 anni, sono molto remote e non ci danno la possibilità di credere che possano aumentare, anche alla luce degli ostacoli per le alleanze con la Delta e il gruppo Air France-Klm”, spiega Tarlazzi.

 

 

Quella del 5 aprile non sarà l'unica giornata di passione. Previsti grandi disagi già lunedì 20 marzo per lo stato di agitazione di alcune sigle sindacali dei controllori di volo: Alitalia cancellerà il 40 per cento dei voli nazionali e internazionali. Sul sito dell'azienda c'è già una lista dettagliata, anche se “la compagnia ha immediatamente attivato un piano straordinario per riproteggere sui primi voli disponibili, possibilmente in giornata, il maggior numero di passeggeri coinvolti nelle cancellazioni”.

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