Il presidente dell'Inps Tito Boeri (Foto LaPresse)

Boeri continua la sua polemica con il governo: "La manovra fa aumentare il debito"

Redazione

Il presidente dell'Inps critica la riforma: "Favorisce i pensionati ricchi. L'intervento sulla quattordicesima non tiene conto della condizione delle famiglie"   

Matteo Renzi non è più a Palazzo Chigi, ma il copione non cambia. I rapporti tra il governo e il presidente dell'Inps, Tito Boeri, continuano a rimanere "tesi". E puntuale riesplode la polemica. Al centro dello scontro la manovra che, secondo Boeri, "fa aumentare il debito implicito e ogni manovra che lo fa scarica oneri sulle generazioni future".

 

"La manovra - prosegue parlando a un convegno organizzato dal Sole 24 Ore - lo fa in modo rilevante: aumenta la spesa pensionistica, aumenta la generosità di trattamenti su categorie che hanno già fruito di trattamenti più vantaggiosi di chi li fruirà in futuro. Nell'ambito del sistema pensionistico rimangono forti iniquità differenze di trattamento macroscopiche anche nella ambito della stessa generazione, sulle quali fin qui non si è intervenuti".

 

Il presidente dell'Inps critica anche la quattordicesima introdotta nelle pensioni più basse nell'ultima legge di bilancio: "Non tiene conto delle condizioni delle famiglie. Così le quattordicesime possono andare al marito della ricca manager ad esempio. L'intervento sulla quattordicesima può premiare persone in famiglie con altre persone con alti redditi o patrimoni
ingenti e in Italia c'è invece un problema molto serio di povertà. Continuiamo a non intervenire in modo sistematico e per altro la povertà ha un profilo generazionale essendo aumentata nella fascia di età sotto i 65 anni".

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