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C'è aria di gogna bancaria

Redazione

Una commissione d’inchiesta sul credito è inutile e (forse) dannosa

La Camera ha approvato le mozioni che prevedono l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla crisi delle banche. L’approvazione è arrivata da tutti i partiti. La richiesta era stata sostenuta, fino a poco tempo fa, da Forza Italia e Movimento 5 stelle. L’intervento pubblico sul Monte dei Paschi di Siena con un prestito temporaneo dello stato per soddisfare un aumento di capitale da 8,8 miliardi ha però cambiato la posizione del Partito democratico che ha infine appoggiato un’indagine sui problemi del credito. Pare un’inutile sovrapposizione alla magistratura, che sta indagando su alcuni casi bancari di mala gestio tuttora aperti, e che l’inchiesta molto probabilmente non arriverebbe al termine prima della fine della legislatura Renzi-Gentiloni – quindi sarebbe solamente prezioso tempo sprecato per i parlamentari che invece potrebbero lavorare a cose più utili come per esempio quella legge sulla Concorrenza che non è mai arrivata.

 

Sembra che dietro alla commissione politica inquirente ci sia il solo scopo di appagare il desiderio di sangue di alcuni  parlamentari bramosi di dare qualcosa in pasto all’opinione pubblica – il riferimento ai grillini non è affatto casuale dato che negli ultimi tre anni almeno il partito del commediante Beppe Grillo ha usato il caso Monte dei Paschi per proprio tornaconto elettorale. Vedere poi la commissione d’inchiesta su Mps guidata dai Cinque stelle in regione Toscana per capire che il rischio è di fare discorsi imprecisi su temi molto delicati. Dopo la “lista di proscrizione” chiesta da Patuelli (Abi) per pubblicare i nomi dei privati debitori insolventi, il clima che si respira è quello della gogna bancaria.

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