I colpi bassi da Clinton e Sanders

Eugenio Cau
Una rassegna delle copertine dei principali magazine internazionali. Week, Time, Bloomberg Businessweek, New Statesman

    Al dibattito democratico di giovedì notte, Hillary Clinton e Bernie Sanders se le sono date di santa ragione. Sono finiti i toni moderati dei primi dibattiti (questo era il settimo), i due hanno chiuso col fair play. Per recuperare un vantaggio che sembra molto difficile da colmare, Sanders ha dovuto tirare fuori i guantoni da boxe, e dopo aver detto, questa settimana, che Clinton sarebbe “non qualificata” per il lavoro da presidente, è andato molto vicino a ripetere il concetto anche in diretta tv nazionale durante il dibattito. Hillary, lottatrice, ha risposto a tono, e le primarie di New York del 19 aprile, fondamentali per Sanders se vuole ancora avere speranze per la nomination, vedono i toni alzarsi come mai prima. Il settimanale americano The Week dà un’idea precisa dell’atmosfera.

     

     


     

     

    Ecco un problema che turberà le notti del prossimo presidente degli Stati Uniti: il gigantesco debito americano. Quasi 14 mila miliardi di dollari. Time ha fatto il conto, e ha calcolato che ciascun cittadino ha un debito da 42,998.12 dollari da pagare. Lo slogan, per il candidato oculato, dovrebbe essere: “Make America solvent again”.

     

     

     

     


     

    Donald Trump in braccio alla statua della libertà, con la sua solita smorfia di disgusto e la cravatta con i colori americani. “La creazione del mostro”, si legge sulla copertina del New Statesman, che all’interno racconta il processo per cui la folla inferocita sta decidendo i destini della prima potenza mondiale.

     

     

     


     

     

    Businessweek pubblica il suo numero annuale dedicato al design, ma più che la pur bella copertina è la versione online del giornale, che presenta gli articoli interni uno per uno, un’incredibile gioia per gli occhi. Tutto da scorrere, cliccare, animare passando con il puntatore del mouse sulle immagini.

     

     

     


    Il magazine del New York Times dedica la sua copertina a Minecraft. Cos’è Minecraft? Semplicemente uno dei videogiochi di maggior successo della storia, che da quando è stato pubblicato sette anni fa ha venduto migliaia di copie e attirato milioni di fan. Rispetto a tutti gli altri videogiochi esistenti, Minecraft è un po’ speciale. E’ un gioco in cui ciascuno costruisce la propria avventura in un mondo potenzialmente infinito che cambia algoritmicamente intorno al giocatore. E’ stato oggetto di studi per la sua capacità di sviluppare la creatività. E, dice il New York Times, sta insegnando ai bambini a comprendere il mondo digitale.

    • Eugenio Cau
    • E’ nato a Bologna, si è laureato in Storia, fa parte della redazione del Foglio a Milano. Ha vissuto un periodo in Messico, dove ha deciso di fare il giornalista. E’ un ottimista tecnologico. Per il Foglio cura Silicio, una newsletter settimanale a tema tech, e il Foglio Innovazione, un inserto mensile in cui si parla di tecnologia e progresso. Ha una passione per la Cina e vorrebbe imparare il mandarino.