Inizia il restauro dei tesori d'arte salvati dal terremoto di Amatrice

Dopo il sisma che il 24 agosto ha devastato il centro Italia, 1200 tra statue, dipinti e oggetti ecclesiastici sono stati raccolti e messi al sicuro da una squadra di 60 moderni "Monument men" 

Redazione

Più di 1200 tesori d'arte italiani danneggiati dal terremoto di Amatrice del 24 agosto scorso sono stati spostati in una unità di stoccaggio nella scuola del corpo forestale a Cittaducale, il 26 ottobre 2016, allo scopo di essere puliti e restaurati, anche se alcuni di loro sono stati irrimediabilmente danneggiati. Il terremoto ha distrutto chiese, palazzi, musei e torri medievali. Questa operazione di salvataggio è stata la prima missione della nuova forza italiana dei caschi blu dedicati alla difesa del patrimonio culturale. Il gruppo, formato da 60 ufficiali di polizia ed esperti d'arte, è stato paragonato ai "Monuments men", gli uomini che hanno salvato manufatti dai saccheggi nazisti. Quando il terremoto di magnitudo 6.2 ha colpito l'Italia centrale devastando la città di Amatrice, i 60 moderni Monuments men si sono diretti verso le macerie. Dopo la fine delle operazioni di soccorso alla popolazione e la rimozione dei corpi sepolti sotto le macerie, la squadra ha lavorato con i vigili del fuoco per portare in salvo le statue e i tesori artistici di chiese, musei e palazzi comunali pericolosamente fatiscenti prima che saccheggiatori potrebbero piombare sul posto. Aiutati da gru, robot, droni e un pizzico di audacia, hanno salvato più di 1200 reperti. Il lavoro è stato rischioso e scrupoloso. Dipinti, statue e oggetti ecclesiastici, sono stati raggruppati e inviati in una sorta di ospedale da campo per l'arte, in un enorme garage a Cittaducale, dove le statue vengono ordinatamente etichettate, allineate come manichinie avvolte nella plastica, insieme a filari di campane, candelieri e casse di pezzi frantumati di affreschi che i restauratori sperano di ricostruire.