Ma chi ci crediamo di essere? Il nuovo www.ilfoglio.it

Il sito del Foglio è cambiato. I perché di una scelta che vuole spiazzare

Piero Vietti

Da giovedì 17 novembre il Foglio è entrato in una nuova èra, cercando di crescere in un mondo – quello dell’informazione – in costante cambiamento. Lo abbiamo fatto in modo radicale, è vero, lanciando un sito internet nuovo che ha ricevuto molti complimenti, qualche critica comprensibile, e ha spiazzato tanti nostri lettori.

Da giovedì 17 novembre il Foglio è entrato in una nuova èra, cercando di crescere in un mondo – quello dell’informazione – in costante cambiamento.

Lo abbiamo fatto in modo radicale, è vero, lanciando un sito internet nuovo che ha ricevuto molti complimenti, qualche critica comprensibile, e ha spiazzato tanti nostri lettori.

Nella nostra ristrutturazione ci siamo ispirati ai modelli internazionali del Washington Post e della Süddeutsche Zeitung, che hanno saputo inventare prodotti per il web che funzionano e vengono incontro alle esigenze dei lettori. Esigenze che sono cambiate negli ultimi anni, anche tra chi clicca sul nostro sito.

 

Per questo abbiamo innanzitutto voluto togliere la classica divisione in colonnini tipica dei siti dei giornali italiani: è ormai abitudine sempre più diffusa quella di leggere su smartphone e tablet, scrollando con il dito sullo schermo. Ecco perché il nuovo sito del Foglio si sviluppa soprattutto in verticale, assecondando l’abitudine di chi naviga e aiutandolo nella gerarchia delle notizie.

Abbiamo ammorbidito i colori – via il rosso, dentro il blu sfumato – per dare a chi legge una sensazione di calma: non siamo famosi per le breaking news, ma per offrire ai lettori stanze confortevoli in cui sostare per provare a pensare. Di qui la scelta di maggiori spazi bianchi dentro gli articoli, quella di un carattere più grande e quella di avere il menu principale che rimane sempre cliccabile in alto.

Abbiamo spostato la testata sulla destra, non più al centro come sulla versione cartacea: il Foglio prova sempre a dare una lettura “laterale” dei fatti, raccontando le notizie da un’altra prospettiva.

Abbiamo dato il giusto spazio ai video e alle immagini, sempre più importanti per chi naviga oggi, senza però stravolgere le nostre priorità. L’edizione del giorno, quella che trovate anche in edicola, è facilmente consultabile con un clic sulla prima pagina del Foglio che trovate in alto a sinistra accanto alla testata.

E qui veniamo a una scelta che ha indispettito qualche lettore: non sarà più possibile scaricare il pdf del numero del giorno sul proprio computer. E’ una scelta fatta in linea con il mercato mondiale delle news, quasi nessun giornale fa scaricare la propria versione in pdf, che in questo modo può essere distribuita gratuitamente in quante copie si vuole. Il giornale sarà consultabile e sfogliabile sul sito e sulle nostre nuove app (consiglio, se dopo l’aggiornamento non vi funzionano ancora, cancellatele e scaricatele di nuovo) e non potrà essere fatto contemporaneamente da più postazioni (in altre parole: con un abbonamento attivo può leggere gli articoli a pagamento un solo utente per volta).

 



 

Il prodotto che troverete sul nostro sito sarà simile a quello che trovate in edicola, ma diverso, “aumentato”, se ci passate la parola: più contenuti gratuiti, più articoli di qualità riservati ai nostri abbonati, nuove sezioni e newsletter (se non le state più ricevendo andate nella apposita sezione sul sito e scegliete quali ricevere, una volta registrati) e tante novità che annunceremo poco per volta nelle prossime settimane (nel frattempo provate a cliccare su “lo sfoglio” sotto la testata, non ve ne pentirete).

Gli utenti già registrati e abbonati hanno avuto qualche difficoltà a farsi “riconoscere” dal nuovo portale nel giorno del lancio: scusandoci per il disagio, abbiamo sistemato gran parte dei problemi e continueremo a farlo anche grazie alle vostre segnalazioni (altro consiglio: provate a resettare la vostra password).

Siamo snob, ma naturalmente non così pazzi da crederci di essere il Washington Post o la Süddeutsche Zeitung. Vogliamo però essere all’altezza dei tempi che cambiano, e farlo anche andando a trovare nuovi lettori, persone che non ci conoscono e che magari non hanno mai preso in mano una sola volta una nostra copia cartacea.

E’ un’impresa difficile ma affascinante: trasformarci restando noi stessi, mantenere il nostro stile esplorando argomenti nuovi. Senza prenderci troppo sul serio, ma prendendo tutto tremendamente sul serio. Ce la faremo? Per scoprirlo potete intanto registrarvi qui con nome e indirizzo email. Per cominciare vi regaliamo due settimane di abbonamento gratuito. 

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  • Piero Vietti
  • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.