La nave di salvataggio di Moas (foto LaPresse)

Altre decine di morti oggi nel Mediterraneo. Per Calderoli la colpa è delle ong

Redazione

Il vicepresidente del Senato commenta l'ennesima strage riprendendo le accuse (senza prove) del pm Zuccaro: "Stanno solo causando centinaia di morti ogni mese"

Decine di migranti sono morti nel naufragio di un barcone avvenuto nelle acque del Mediterraneo centrale. Secondo la Guardia costiera, le vittime sono almeno una ventina e l'imbarcazione si è rovesciata al largo della Libia mentre trasportava circa 500 migranti. Su Twitter Chris Catrambone, fondatore dell'ong maltese Moas impegnata nei soccorsi insieme con imbarcazioni della Guardia costiera italiana, ha parlato invece di "almeno 34 morti", tra cui "tanti bambini".

 

  

Moas è una delle ong chiamate in causa dal pm di Catania, Carmelo Zuccaro, che nelle settimane scorse aveva espresso dubbi sulle attività di recupero condotte dalle imbarcazioni delle organizzazioni non governative nel Mediterraneo. Accuse gravi – e dai dubbi fondamenti probatori – che si sono prestate ad alimentare aspre polemiche politiche. Così, il vicepresidente del Senato, il leghista Roberto Calderoli, ha commentato l'ultima strage di stamattina: "Ennesimo naufragio nel Mediterraneo. Ennesima strage di immigrati che hanno tentato la traversata con la solita 'carretta' sicuri che tanto ci sarebbe stata una nave Ong pronti a raccoglierli". "Se non vogliamo continuare a recuperare cadaveri – ha aggiunto Calderoli – "l'unica soluzione resta quella di non farli partire, perché è chiara la strategia degli scafisti, che li mettono su improbabili natanti per percorrere le poche miglia nautiche per uscire dalle acque nazionali libiche, consapevoli poi di essere tratti in salvo dalle tante navi delle Ong che poi li portano qui in Italia". "Purtroppo, però, non sempre il meccanismo funziona e avvengono queste tragedie e i responsabili delle Ong che dicono di voler salvare vite umane dovrebbero capire che così stanno solo causando centinaia di morti ogni mese", ha concluso l'esponente del Carroccio.

 

Oggi intanto l'Agenzia europea per i diritti fondamentali (la sigla è Fra), ha fatto sapere che dal primo gennaio al 26 aprile 2017 sono giunti in Italia più di 5.500 minori non accompagnati (il dato al 22 marzo era di 2.290). Nel solo mese di aprile 2017 sono giunti complessivamente in Italia 12.160 migranti. Nel primo trimestre 2017 gli arrivi sono stati 24.515. Secondo Eurostat, nel 2016 gli stati membri della Ue hanno dato complessivamente protezione a più di 700 mila richiedenti asilo, per lo più siriani, iracheni e afghani. La Germania da sola ha dato il 60 per cento delle risposte positive alle richieste totali, il 41 per cento delle quali è stato presentato da minori. Critiche, sottolinea l'Agenzia Ue per i diritti fondamentali, sono state rivolte all'Italia per le domande eccessivamente invadenti ai richiedenti asilo sulle loro esperienze traumatiche e di violenza.