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Scaramucci ama più Trump della moglie, ma non è ricambiato

Paola Peduzzi

Il poliamore funziona solo se il cuore è tiepido 

Un messaggino per la nascita del figlio, congratulazioni, pregherò per lui, e poi nemmeno una visita, un bacino, una lacrimuccia. La signora Scaramucci, Deidre Bell, è furiosa, il figlio James è nato con due settimane d’anticipo rispetto alla scadenza prevista, e lui, Anthony “The Mooch”, il marito ormai ex, è nel frattempo diventato il direttore delle comunicazioni della Casa Bianca trumpiana, già prontamente rimosso. Ha altri problemi, insomma, il tormentato Scaramucci, e comunque non è che andasse più molto d’accordo con la moglie, chissà che cosa si aspettava lei, sposa soltanto da tre anni e così agguerrita nelle sue critiche al marito e soprattutto all’idolo di lui, il presidente Donald Trump. Secondo la versione degli avvocati, i due sono separati da cinque o sei mesi, è soltanto il tempismo della richiesta ufficiale di divorzio ad aver trasformato in notizia una faida matrimoniale come mille altre. I coniugi Scaramucci non si parlavano, gli avvocati stavano valutando come organizzare la visita del marito all’ospedale per la nascita di James, il secondogenito, e il piccoletto ha deciso di nascere senza che prima ci fosse un accordo, e cosa si fa in questi casi? Un sms, ha pensato Scaramucci, che ci tiene molto alla sua fama di uomo esperto di mondo e di relazioni. Forse ora che Deidre è diventata in un attimo un nuovo personaggio da adorare nella saga della Casa Bianca, e Scaramucci ha già perso il posto – su richiesta del nuovo chief of staff di Trump, il generale Kelly – Scaramucci avrà avuto qualche ripensamento sulle modalità di conversazione con la moglie e con il mondo, ma non c’è tempo per rimuginare, lui è occupatissimo e deluso, l’abbiamo visto e sentito, ha avuto un gran daffare a far licenziare i “leaker” che si nascondono numerosi nello staff trumpiano, e s’è perso in chiacchiere con i giornalisti. E poi perché dover far pace con una donna, per quanto madre dei tuoi figli, che detesta il tuo (ex) capo, che detesta il presidente degli Stati Uniti d’America?

  

Ora che la faida è pubblica, si rincorrono dichiarazioni meravigliose, lei che dice a Scaramucci “imbroglione” e “leccaculo”, Scaramucci che le dice che è proprio scema, “poco intelligente”, “sono fuori dalla tua portata”, un altro campionato. E pensare che per lei Scaramucci aveva lasciato la prima moglie dopo ventitré anni, un amore nato all’università, quando ancora i soldi erano pochissimi (ma la speranza di “arrampicarsi insieme” infinita), ed evaporato proprio con l’arrivo della bella vita e della mondanità – molti amici di questa nuova vita di Scaramucci, partita negli anni Novanta, non hanno mai conosciuto la prima moglie, Lisa. Poi c’è stata Deidre, che lavorava nell’azienda del futuro (secondo, anche per lei) marito ed era innamorata, presentissima, pronta per ogni cena, festa, occasione di sorrisi bianchi e poteri ostentati. Con i figli Deidre è cambiata, ha chiesto di rallentare i ritmi, ma Scaramucci non voleva certo perdere attimi, e così sono iniziate le liti. Diventate epocali con Trump, lui tifoso e lei finanziatrice di gruppi anti Trump, una lotta che ha caratterizzato molte famiglie americane ma che questa, alla fine, l’ha distrutta.

  

Poi forse The Mooch avrà anche un’altra donna, sua moglie gli ha reso la vita impossibile da un bel po’ di tempo, e non lo ha mai sostenuto quando voleva tantissimo entrare nello staff del neopresidente: lui subiva umiliazioni e lei invece che consolarlo rideva e lo insultava. Pare che comunque l’altra non ci sia. “Ha tempo soltanto per frequentare la West Wing della Casa Bianca”, ha detto una fonte dell’entourage di Scaramucci, ma era prima dell’ultimo schiaffo, dell’unico corteggiamento possibile e plausibile per Scaramucci, quello dedicato a Donald Trump. Il poliamore funziona quando i sentimenti sono un po’ tiepidi, non quando ci sono amori grandi e prospettive finalmente di essere ricambiati. Trump è un uomo sensibile in materia di lealtà, fedeltà, devozione: non può che adorarlo, Scaramucci, anche il tempo di una settimana, impegnatissima, prima di finire fuori, senza una moglie, senza un’amante, nemmeno più la West Wing da frequentare.

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  • Paola Peduzzi
  • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi