Problemi di demografia? Sympathy for Jagger

Maurizio Crippa

Se nemmeno Mr. Underwood, coi suoi detti e contraddetti un tantino shitty e maschilisti, riesce più a reggere al pentimento mediatico obbligatorio, vuol proprio dire che la guerra tra i sessi è perduta

"Trentuno anni fa mi hai detto ciao”, è un geniale tuìt che ieri commentava il granellino di senape della memoria che è bastato a mandare in frantumi la biografia di Kevin Spacey. E se nemmeno Mr. Underwood, coi suoi detti e contraddetti un tantino shitty e maschilisti, riesce più a reggere al pentimento mediatico obbligatorio, vuol proprio dire che la guerra tra i sessi è perduta. Un altro esempio di giornata che l’architrave dell’occidente, il matrimonio etero e procreativo, se la vede brutta viene – si parva ma proprio parva licet – da Cristina Chiabotto e Fabio Fulco. “Stiamo insieme da dodici anni, io di anni ne ho quarantasette e siamo ancora qua. E dopo un po’ di tempo ci si stanca di aspettare”. Lui sente l’orologio biologico che fa tic tac, invece lei no, “sembra non volersi sposare e metter su famiglia”, leggiamo sgomenti. Che ne sarà della demografia? Roba da mandarli a fare due chiacchiere col card. Sarah, quantomeno. Fortuna che la salvezza, dell’occidente e della demografia, arriva da tutt’altra parte: dalla parte del diavolo. Ci informa il Sun che Mick Jagger, che ha 27 anni in più del povero Fulco, s’è messo a flirtare con una ventiduenne, la bella produttrice cinematografica (speriamo no molestie) Noor Alfallah. Ha appena mollato la ballerina Melanie da cui ha avuto l’ultimo figlio, dieci mesi fa, all’età in cui tutti gli altri sono già stufi pure di fare i nonni. Chi vivrà vedrà. Però, se il mondo deve andare avanti, allora sympathy for Jagger.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"