LaPresse/Fabio Cimaglia

La fotostoria del Cav. e san Gennaro Woodcock

Maurizio Crippa

Sul Fatto gli hanno dedicato un intero paginone, proprio pop. E la pagina successiva, era tutta dedicata all’eroe pm del momento

Esagerato come un pescatore che parla di un pescatore che una volta ha preso un pesce più grosso di ogni altro pescatore, ringiovanito dall’acqua Fiuggi Silvio Berlusconi non sì è lasciato scappare l’occasione: un golpe quello di Ultimo e Scafarto? Sì ma niente di che, lasciatelo dire a me che ne ho subiti cinque. Bum! Il solito sbruffone. Però, golpe o non golpe, che qualcuno sia quantomeno preoccupato, non del suo ritorno, ma che sia ancora vivo e vegeto e in circolazione, è sicuro. Ad esempio sul Fatto gli hanno dedicato una fotostoria, un intero paginone, proprio pop. Con un titolo affettuoso: “Mafie, corruzione e sesso: il romanzo criminale di B. & FI”. Ci sono proprio tutti, eh, Ruby Rubacuori e Marcellino Dell’Utri, la D’Addario e Denis Verdini, persino Nicolino Cosentino e l’inossidabile Bisi Bisi. “Satiriasi di governo”, “faccendiere piduista”, didascalie così, tutte un ricamo. Ma imperdibile è il sommarione: “Silvio Berlusconi torna in auge ma resta la sua ‘naturale capacità a delinquere’ come scritto dai magistrati che lo hanno condannato. E la sua creatura azzurra, negli ultimi vent’anni, gli ha dato altre soddisfazioni: pregiudicati come Previti, Dell’Utri e Bisignani e tantissimi altri inquisiti”. E va bene che era la giocosa pagina Portfolio; e va bene che magari è lo stile della ditta per essere simpatici; e va bene che forse è soltanto scaramanzia. Però, la pagina successiva, era tutta dedicata all’eroe del momento: san Gennaro Woodcock. Ma quello è solo indagato. Per falso, va da sé.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"