Elisa Isoardi

Come ti rovino il candidato con un bacio (del Cav.)

Maurizio Crippa

Il maggior settimanale politico-diplomatico della Real Casa, Chi, apparecchia la superba commedia all’italiana sulla coppia Salvini-Isoardi

"Come ti rovino un candidato” sarebbe un perfetto titolo da commedia americana, quelle con lo smoking e lo swing che tanto piacciono al Cavaliere, uomo di mondo e da commedia degli equivoci. Basta una battuta al momento sbagliato, l’invito fuori posto che crea subbuglio in società e, zac, in poche settimane Silvio Berlusconi s’è bruciato Mario Draghi (ha già il suo daffare) e Sergio Marchionne (“non ci penso manco di notte”). Con grande godimento del medesimo Cav., che adora restare solo al centro della pista da ballo. Ma per far fuori il terzo candidato, insomma il Salvini, che fare? Quello, a differenza, non aspetta altro che l’invito. Così, non resta che la sublime arte del gossip a mezzo stampa, che il re di Arcore ha imparato a conoscere a sue spese.    

Se il suo quasi omologo The Donald rischia di cascare per un banale “If it’s what you say I love it”, che galleggia tra un figlio sciocco e un’avvocatessa russa, ecco che il maggior settimanale politico-diplomatico della Real Casa, Chi, apparecchia la superba commedia all’italiana. In copertina c’è l’Elisa Isoardi mentre bacia appassionatamente un ragazzo. A Ibiza. E no, non è Matteo. Fatti loro? No, perché se gli strilli a caratteri di cubo in copertina sono: “Clamoroso”, “Ma quali nozze Salvini”, “LEI AMA UN ALTRO”, capite che il messaggio non è una dichiarazione di corna, ma una dichiarazione politica. E poi vi stupite se tutti dicono “I love il Cav.”.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"