(foto di Pixabay)

Malta sextortion

Maurizio Crippa

Dopo il Pulitzer per i Panama Papers, l'Espresso ci riprova con i MaltaFiles

Il Pulitzer l’hanno già preso, per quel lavoraccio di gruppo dei Panama Papers. E francamente – in un paese che ogni mattina ha il suo podcast della fiction Casa Renzi da scaricare; in un mondo dove ogni piscina è un paradiso fiscale – che a qualcuno venga poi in mente di dargli, che so, il Nobel, a quelli dell’Espresso, tenderemmo a escluderlo. Eppure loro ci credono, ci hanno creduto. Ci hanno montato la copertina: “MaltaFiles, tutti i nomi degli italiani con i soldi nell’isola”. Bravi, eh: hanno scartabellato centomila documenti riservati, in collaborazione col consorzio di giornalismo investigativo Eic. Anche perché lì a Malta, con l’aria che tira, si deve essere scoperchiato qualche bidone. Non se li è filati nessuno, i files. Perché poi, scorri l’elenco e ci sono: la senatrice transfuga per tutto il centrismo terraqueo, la grande famiglia industriale del nord, una delle sorelle Fendi (tanto sono infinite), il manager renziano (poteva mancare?), il figlio di. Sai che novità. Sai che palle. Quando poi compare il suo nome, il nome di Flavio Briatore, allora capisci che è tutto a posto, che è un chissenefrega, che puoi tornare all’animal house del Cav. Facebook ha appena ammesso che hanno da scartabellare 54 mila potenziali casi di revenge pornography e sextortion al mese, non gliela fanno. Date una mano a loro la prossima volta, no? Che c’è da divertirsi di più.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"