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Il ponte, il generatore automatico di populismi, la merda

Maurizio Crippa

Il video della moglie di Bonolis e gli operai rumeni feriti

Nel giorno in cui il paese si dota di un ddl delega sul contrasto alla povertà, verrebbe da pensare questo. Che l’Italia diventerebbe ricca se qualcuno si decidesse a brevettare una app per scaricare un Generatore Automatico di Populismi, che sono ormai la maggior risorsa del paese, meglio dell’arte. Faremmo tutti i soldi, come Zuckerberg col suo generatore di fake. Ad esempio Virginia Raggi, sempre a corto di boutade, dopo il divieto di rovistare nei cassonetti potrebbe varare il divieto di rovistare nei bancomat. Argomento: solo i ricchi stronzi rovistano nei bancomat. Prendete Sonia Bruganelli, mitica moglie di Bonolis. C’è un video (virale). E’ a Cortina (populismo contro Cortina) e va a prelevare. Un amico le dice: preleva solo 30 euro, ti abitui a uno stile di vita frugale. Lei, che già s’era fatta odiare perché noleggia l’aereo per le vacanze, dicendo pure “potendo farlo, perché no?”, gli ha risposto: “Ma che ci faccio con 30 euro? Voi politically correct siete proprio falsi”. Vorrei avere un profilo Fb per leggere cosa le avranno detto. Ma a proposito di Facebook. Una mia fonte attendibile, che ci va, mi ha segnalato che ci scrivono persino cose così, a proposito del ponte crollato sulla A14: che i morti sono italiani, ma gli operai feriti, rumeni. E non sarebbe venuta in mente manco a Salvini. Che insomma in “questo paese di merda” (l’espressione è di default, nei computer, te la danno gratis) la casta s’è magnata tutto. Non è che il paese crolla, è che puzza proprio di merda.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"