Francesco Facchinetti (foto LaPresse)

Intrusi e rottamandi

Maurizio Crippa

Quei segnali che vanno in direzione di quella zona grigia che sta tra la delinquenza e la critica musicale

Non è poi vero che niente si muova, nel paese. Qualcuno ad esempio sta cercando di rottamare la più vetusta casta canzonara del mondo. Lo fa, diciamolo, usando metodi da scassinatore che manco Max D’Alema con il fu Pd, e questo non è bello, va condannato. Ma intanto i segnali vanno in direzione di quella zona grigia che sta tra la delinquenza e la critica musicale. Mica sempre così distanti, come insegna Bello FiGo. Segnali che vengono dalla Lombardia, manco a dirlo. Claudia Mori non dorme più, “ho un po’ di paura”. Adriano è stato “costretto a rendere noti fatti gravi che si stanno verificando nella mia abitazione di Galbiate”, che pure è controllata “da guardie armate notte e giorno”. C’è una banda che salta il cancello, entra nel parco, si spinge a un passo dalla casa e poi fugge. A quale minaccioso scopo, boh. A casa di Roby Facchinetti dei Pooh, a Bergamo, un ladro è entrato davvero, e ha percosso suo genero, Yuri. Segnali inquietanti, ma non vorremmo c’entrasse davvero la musica. Fortuna che a difendere l’arte c’è Dj Francesco, che ha postato una sua recensione dei fattacci: “Sto andando a comprarmi un arsenale, se qualcuno entra in casa mia con i miei figli non esce vivo! SE LO STATO NON MI DIFENDE LO FARÒ DA SOLO”. Il paese cambia musica, sempre in meglio.

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"