Ma che porteranno i Re Magi al porno parroco?

Maurizio Crippa

Pare che don Andrea abbia avuto relazioni carnali con sette donne (parrocchiane), che le abbia indotte alla prostituzione

Ci sono degli scandali che ormai non fanno nemmeno più notizia. O meglio: se chiedete a un catto-conservatore, vi dirà che è perché i giornaloni che menavano Ratzinger adesso proteggono Bergoglio. Ma se guardate con un po’ di senso critico o almeno dello spettacolo – perché lo spettacolo vale – vedrete che la faccenda è che certi scandali non fanno più notizia davvero. Come le storie di corna nella grassa provincia veneta nei film degli anni Sessanta. Però, la storia di don Andrea, parroco di San Lazzaro a Padova, ha effettivamente qualcosa di istruttivo, seppure, vedremo, non di scandaloso. Insomma pare (pare proprio, eh) che don Andrea abbia avuto relazioni carnali con sette donne (parrocchiane), che le abbia indotte alla prostituzione, le usasse (o costringesse) per girare video hard, che tenesse agende hot, facesse shopping nei sexy shop. Tralasceremo che il dinamico prevosto è un ex avvocato arrivato tardi al sacerdozio: perché sarebbe un’arma a tutti quelli che rivogliono i seminari per fanciullini. Ma tutta la faccenda non sarebbe nulla, se non fosse che il suo predecessore l’avevano cacciato perché aveva un figlio, e che lì in zona ce n’era un altro che rubava alla Caritas l’eredità di un farmacista. Be’, darete la colpa alla scristianizzazione? Darete la colpa allo spirito dei tempi? Darete la colpa al Veneto? Non saprei. Di sicuro, le parrocchie venete sono più accoglienti dei centri tipo Conetta. Oggi magari arrivano anche i Magi. Con i regali del sexy shop.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"