Milano, corteo studentesco contro la Buona Scuola, il Jobs Act e il lavoro gratuito (foto LaPresse)

Il sindacato dei tessili e un #ciaone alla Buona scuola

Maurizio Crippa

Che gli ha fatto Stefania Giannini a Gentiloni, boh

Che gli ha fatto Stefania Giannini a Gentiloni (o a Renzi, o a Mattarella, o chi ha messo giù la lista), boh. Sta di fatto che Madame dell’Istruzione è l’unico ministro di peso a essere stato giubilato. Forse è solo una vendetta postuma contro Mario Monti. O forse è questa riforma della scuola, boh. Valeria Fedeli (Pd), che la sostituisce, ci è già simpatica perché è nata a Treviglio, come Giacinto Facchetti, e non dubitiamo che farà benissimo. Però non c’è bisogno di essere dei luminari della storia delle relazioni sindacali, o dei vecchi volponi che sanno tutta, per averla attraversata, la vicenda della Cgil, per sapere che la categoria dei tessili, quando c’erano le fabbriche, e anche dopo, non è mai stata la punta di lancia della lotta dei lavoratori. Diciamolo: per la Cgil era la serie B. Valeria Fedeli è stata segretaria generale di Filtea e dal 2001 al 2012, e poi presidente del sindacato tessile europeo. Vero è che si è occupata anche di pubblico impiego e di femminicidio e, quanto alla scuola, delle insegnanti della materna (a Milano, quel di’). Ma insomma, riforme della scuola proprio no. E forse è per questo che sperano che farà bene. Perché fatti due conti di quanto abbia pesato, nella tremenda accozzaglia del No, il popolo dei #vaffaprof, oltre a quello dei giovani, e con tutte quelle cause sindacali di precari e bocciati al concorso in ballo, una sindacalista all’Istruzione è quello che serviva. Resta che, a leggere la nomina in filigrana, c’è scritto pure: Buona scuola? #ciaone.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"