Una scena di Je vous salue, Marie

Santa demografia

Maurizio Crippa

Un articolo del Mail Online prontamente ripreso da un noto sito specializzato, tra le altre cose, negli “strano ma vero” della vita racconta l’incredibile miscuglio di pratiche magiche e/o para-religiose cui da sempre l’umanità (uomini e donne) s’affida nella speranza di procreare. Dalla “sedia del miracolo” settecentesca ma tuttora usata a Napoli al contemporaneo “trono di Chao Mae Tuptim” in Thailandia, dagli enormi falli del festival giapponese Shinto Kanamara Matsuri alle secchiate d’acqua annualmente tirate alle ragazze di Holloko, in Ungheria. Ma la notizia rimbalzata dalla Cina di una ragazza di 24 anni che, presentatasi in ospedale, ha partorito ma ha dichiarato di essere vergine e “non aver mai conosciuto uomo”, le batte effettivamente tutte.

 

Anche se lei, più che di miracolo, dice di trovarsi ora in un serio “problema” economico. Forse, in un mondo d’inverno demografico, la faccenda non è economica, né sociologica. E’ che mettere al mondo un figlio contiene in sé qualcosa di inafferrabile, se non di trascendente. Qualcosa che sfugge. Nel 1985 Jean-Luc Godard girò un film, Je vous salue, Marie, in cui immaginava cosa accadrebbe se una Immacolata Concezione capitasse nel mondo di oggi. La chiesa lo bollò come blasfemo. Bisognerebbe rivederlo oggi.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"