Addio Navarro Valls, l'uomo che aprì ai media le sacre stanze

Matteo Matzuzzi

Direttore della sala stampa vaticana e portavoce di Giovanni Paolo II tra dal 1984 al 2005, portò i giornalisti, le telecamere e le macchine fotografiche fin negli angoli più remoti e intimi del Vaticano

Roma. Aveva 80 anni, Joaquin Navarro Valls, scomparso oggi. Di questi, più di venti, dal 1984 al 2005, li aveva trascorsi al fianco di Giovanni Paolo II, di cui fu portavoce e direttore della Sala stampa. Fu lui, medico psichiatra e giornalista, nato a Cartagena nel 1937, ad aggiornare il mondo sugli ultimi istanti di vita del Papa polacco, nei primi mesi del 2005. E fu lui, col volto tirato, a darne l’annuncio della morte. Come sempre, in più lingue. Joaquin Navarro Valls, membro numerario dell’Opus Dei, che tra le altre cose fu nominato pure professore di Comunicazione alla Pontificia università Santa Croce, avrebbe accompagnato per un anno anche Benedetto XVI, prima di lasciare il testimone a padre Federico Lombardi, all’epoca direttore della Radio Vaticana.

 

Navarro Valls cambiò drasticamente il rapporto fin lì ovattato tra i media e le sacre stanze. Portò i giornalisti, le telecamere e le macchine fotografiche fin negli angoli più remoti e intimi del Vaticano, aprendo porte e portoni fin lì per lo più chiusi. Una svolta che non piacque a tutti, ma che era benedetta e appoggiata in toto da Karol Wojtyla. Tantissimi gli aneddoti che dispensò dopo la scomparsa del Pontefice polacco, dalle infinite mediazioni con Fidel Castro per aprire Cuba al mondo alla tranquillità sorprendente con cui Giovanni Paolo II seguì la caduta del Muro di Berlino, “Non ne fu sorpreso”, disse in un’intervista. Un anno dopo il congedo dal Vaticano, fu nominato presidente dell’Advisory Board dell’Università Campus biomedico di Roma. “Joaquin Navarro, 1936-2017. Keep smiling”, ha twittato Greg Burke, suo secondo successore alla direzione della Sala stampa, non prima di aver scritto che Navarro Valls era “la grazia sotto pressione”.

 

 

  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.