La chiesa parrocchiale di Međugorje (foto via Wikipedia)

Il vescovo chiude il caso Medjugorje: “Qui non è mai apparsa la Madonna”

Matteo Matzuzzi

Il pastore di Mostar: "Quella figura ambigua non è Maria"

Roma. Alla vigilia dell’arrivo a Medjugorje dell’inviato speciale del Papa incaricato di “acquisire più approfondite conoscenze sulla situazione pastorale di quella realtà”, il vescovo di Mostar – nella cui giurisdizione rientra anche la località bosniaca meta di pellegrinaggi – dice che nulla di soprannaturale lì è accaduto. Mons. Ratko Peric ribadisce quanto la sua diocesi ha sempre sostenuto in più di trent’anni, e cioè che “non si tratta di vere apparizioni della Beata Vergine Maria”. Stavolta, però, Peric va oltre e di fatto boccia le conclusioni della speciale commissione vaticana istituita da Benedetto XVI e guidata dal cardinale Camillo Ruini. Conclusioni ancora secretate, nonostante il Papa in persona avesse annunciato quasi due anni fa decisioni imminenti in merito. Da quel che si sa, però, l’orientamento proposto dalla commissione nel 2014 – “hanno fatto un bel lavoro”, disse Francesco conversando con i giornalisti a bordo dell’aereo che lo riportava a Roma dal viaggio lampo a Sarajevo, nel giugno del 2015 – è di riconoscere la soprannaturalità delle prime apparizioni, senza pronunciarsi sulle successive, peraltro ancora in corso. Il vescovo di Mostar respinge tale impostazione: “Sebbene talvolta si sia detto che le apparizioni dei primi giorni potrebbero essere ritenute autentiche e che poi sarebbe sopraggiunta una sovrastruttura per altri motivi, in prevalenza non religiosi, questa curia ha promosso la verità anche riguardo a questi primi giorni”. E, “dopo aver trascritto dai registratori le audiocassette contenenti i colloqui avvenuti, nella prima settimana, nell’ufficio parrocchiale di Medjugorje, tra il personale pastorale e i ragazzi e le ragazze che avevano affermato di aver visto la Madonna, con piena convinzione e responsabilità esponiamo i motivi per cui appare evidente la non autenticità dei presunti fenomeni”.

 

Quindi, l’affondo dai toni poco diplomatici: “Se la vera Madonna, Madre di Gesù, non è apparsa – come infatti non è – allora a tutto sono da applicare le seguenti formule: ‘sedicenti’ veggenti, ‘presunti’ messaggi, ‘preteso’ segno visibile e ‘cosiddetti’ segreti”. La posizione della curia di Mostar non è nuova: le frizioni (eufemismo) con i frati francescani che curano la parrocchia durano da decenni e in tutto questo tempo nulla è cambiato. Anche per questo s’era pensato di fare di Medjugorje un santuario alle dirette dipendenze della Santa Sede. Mons. Peric rivolge ora l’attenzione proprio alle prime apparizioni, sulla cui veridicità (appunto) in Vaticano si è più possibilisti. Innanzitutto, “la figura femminile che sarebbe apparsa a Medjugorje si comporta in modo del tutto diverso dalla vera Madonna, Madre di Dio, nelle apparizioni riconosciute finora come autentiche dalla chiesa: di solito non parla per prima; ride in maniera strana; a certe domande scompare e poi di nuovo ritorna; obbedisce ai ‘veggenti’ e al parroco che la fanno scendere dal colle in chiesa sebbene controvoglia. Non sa con sicurezza per quanto tempo apparirà; permette ad alcuni presenti di calpestare il suo velo steso per terra, di toccare la sua veste e il suo corpo. Questa – scrive il vescovo di Mostar – non è la Madonna evangelica”.

  
E poi quei dubbi sullo “strano tremito” percepito dal veggente Ivan Dragicevic, le varie descrizioni sulla donna che appare: “Alcune ‘veggenti’ hanno visto un bambino avvolto nei panni, Ivan invece nega espressamente di aver visto il bambino, mentre poteva facilmente vedere da lontano gli ‘occhi’ e le ‘ciglia’ della figura femminile”. Alla voce “anniversario fasullo”, poi, mons. Peric elenca le contraddizioni sulla data di inizio delle “presunte apparizioni”: per alcuni è il 24 giugno del 1981, per altri il 25. Ma è sulla ciclicità delle apparizioni che il vescovo esprime i dubbi maggiori: la “figura” prima dice “quanto a lungo voi volete, quanto a lungo voi desiderate”, poi “cambia idea e ‘appare’ ogni giorno a tre ‘visionari’ del gruppo”. Da qui, la chiosa finale: “Tenendo conto di tutto quel che è stato esaminato, si può pacificamente affermare” che “la Madonna non è apparsa a Medjugorje”.

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  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.