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Carlo Giuliani e la grottesca deriva estremistica Mdp

Massimo Bordin

Una delegazione del partito di D'Alema e Bersani a Genova in piazza Alimonda per “rendere omaggio” al ragazzo morto durante il G8 del 2001

Il partito di D’Alema e Bersani appare in balìa di una grottesca deriva estremistica. L’ultimo segnale è di due giorni fa, quando una delegazione di Mdp-Articolo 1 è andata a Genova in piazza Alimonda dove è morto Carlo Giuliani. Fin qui nulla da eccepire, o quasi, perché la delegazione guidata dal deputato Arturo Scotto ha prospettato la necessità di una commissione di inchiesta sui fatti del 2001. Ce n’è già stata una, rivelatasi di rara inutilità e la moda dei remake delle commissioni d’inchiesta dovrà pur finire ma è comunque innegabile che per una richiesta del genere quella piazza come scenario abbia un senso. Solo che l’onorevole Scotto ha motivato la scelta del luogo in questi termini: “E’ giusto essere qui con una delegazione di Articolo 1 per rendere omaggio a Carlo Giuliani”. Avesse detto “per ricordare un evento tragico che speriamo non si debba mai più ripetere” sarebbe stato comprensibile, ma l’onorevole Scotto non ignora sicuramente che Giuliani è stato colpito a morte mentre lanciava un estintore su un agente rimasto isolato nella sua camionetta. Se ad omaggiare il gesto fosse stato un leader di Autonomia operaia ci sarebbe stata una logica. Detto dal rappresentante di un partito che annovera un ex presidente del Consiglio e alcuni ex ministri suona grottesco, irritante per motivi estetici più che etici. Ormai manca solo che Bersani annunci il passaggio alla clandestinità, mucca compresa.